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| L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss | |
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Autore | Messaggio |
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il biondo PICCIOTTO
Numero di messaggi : 421 Località : san cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss 2009-09-28, 14:32 | |
| L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss
La squadra di Agrigento milita nel campionato di eccellenza siciliana: dopo la vittoria in campionato Gioacchino Sferrazza ricorda l'amico Nicola Ribisi, rampollo di una famiglia mafiosa, arrestato dieci giorni fa
di FABIO RUSSELLO
AGRIGENTO - Il presidente dell'Akragas vuole dedicare la vittoria della sua squadra (gioca in Eccellenza siciliana) ad un boss mafioso appena arrestato e alle rimostranze dei giornalisti impone il silenzio stampa a tutta la squadra. Lui è Gioacchino Sferrazza, 45 anni, titolare di una catena di negozi che vende giocattoli e articoli natalizi, che è finito nell'occhio del ciclone dopo la sua dedica "all'amico fraterno Nicola Ribisi". Il problema è che Nicola Ribisi, 29 anni, è il rampollo di una famiglia di lunga tradizione mafiosa (un suo zio è stato coinvolto nell'omicidio del giudice Livatino) e pochi giorni fa è stato arrestato per associazione mafiosa perché secondo la Direzione distrettuale antimafia di Palermo voleva ricostituire, con l'imprimatur di Bernardo Provenzano (vi sono diversi pizzini che spiegano le fasi), la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro.
"Ho dedicato la vittoria all' amico Nicola, non al boss mafioso - ha replicato questa mattina il presidente dell'Akragas in una intervistaa al Tg5 - io non entro nel merito se sia colpevole o innocente: fino a quando non ci si sarà una condanna Nicola per me resta un amico che fino a dieci giorni fa era con noi sempre allo stadio". Gioacchini Sferrazza ha infine ricordato il "legame con la squadra dell'amico Nicola" sottolineando che la dedica "mi è stata chiesta da tutta la società, giocatori e tecnici".
Le reazioni in città sono naturalmente indignate. Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, ha spiegato che attende la relazione della Polizia per "valutare se aprire o meno un fascicolo". Il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio - è stata la Squadra mobile di Agrigento ad avere arrestato pochi giorni fa Nicola Ribisi - non ha invece nascosto la sua indignazione: "E' un caso gravissimo. Ci dispiace anche perché è un messaggio che giunge da un mondo come quello dello sport seguitissimo dai giovani e che tende a dare valore a chi invece valore non ha".
Interviene anche il senatore del Pd, Salvatore Lumia: "Le dichiarazioni pubbliche di solidarietà a persone indagate e arrestate per reati di stampo mafioso sono gravissime. Le affermazioni del presidente dell'Akragas producono effetti devastanti sui tanti giovani che seguono con passione lo sport. Così si fa passare un messaggio culturale ed educativo sbagliato e negativo".
Il consigliere comunale ambientalista Giuseppe Arnone ha chiesto al Comune e alla Provincia di annullare qualunque tipo di rapporto di sponsorizzazione con la società fino a quando a presiederla ci sarà Gioacchino Sferrazza. Fonte: www.repubblica.it/
CHE AMAREZZA..... | |
| | | il biondo PICCIOTTO
Numero di messaggi : 421 Località : san cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: potrebbe esserei il primo daspo inflitto ad una presidente 2009-09-29, 08:32 | |
| Caso Akragas, il questore revoca la licenza per lo stadio
28 set 2009 L’Akragas non potra’ giocare piu’ le partite del torneo di Eccellenza in casa: il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, ha ritirato per problemi di ordine pubblico la ‘licenza’ di polizia che era stata concessa al presidente della societa’ di calcio, Gioacchino Sferrazza, per potere svolgere ‘manifestazioni di pubblico spettacolo’ come sono le gare sportive. ‘Le licenze di polizia – ha spiegato il questore Di Fazio – sono rilasciate ‘ad personam’ e la storia personale del presidente dell’Akragas e’ cambiata dopo le sue dichiarazioni e quindi l’ho revocata’.
La societta’ dovra’ ora nominare un altro responsabile. Non e’ escluso che al presidente venga anche applicato il Daspo e cioe’ il divieto di assistere alle manifestazioni sportive per motivi di ordine pubblico. La decisione del questore e’ giunta dopo le dichiarazioni dello stesso Sferrazza che ieri ha dedicato la vittoria dell’Akragas al presunto boss mafioso Nicola Ribisi arrestato la scorsa settimana per associazione mafiosa.
Fonte: http://www.agrigentoweb.it | |
| | | vintidu22 PICCIOTTO
Numero di messaggi : 33 Età : 32 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 10.01.09
| Titolo: DASPO di 5 anni per il presidente dell' akragas 2009-09-29, 13:15 | |
| DASPO a Sferrazza. Per cinque anni stadio vietato
Il Questore di Agrigento avrebbe imposto a Gioacchino Sferrazza, presidente dell’Akragas, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (DASPO) per cinque anni.
Il provvedimento sarà notificato nelle prossime ore al presidente della squadra agrigentina. Fonte: http://www.agrigentoweb.it
ADESSO SI STA VERAMENTE ESAGERANDO | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss 2009-09-29, 14:41 | |
| Caso Akragas, la SEAP recede dal contratto di sponsorizzazione 29 set 2009 Da anni ormai la SEAP Srl dei F.lli Vella, nota società impegnata nel settore dello smaltimento dei rifiuti, lega inscindibilmente il nome della propria azienda – in termini di rapporti di sponsorizzazione – allo sviluppo ed alla crescita di diverse ed emergenti realtà sportive della città e della provincia tutta. In tale ottica, era in itinere la formalizzazione di un rapporto di sponsorizzazione con la A.S.D. Akragas Calcio. Ebbene, alla luce dei recenti avvenimenti, sfociati in un drastico provvedimento assunto dal Questore di Agrigento, la società SEAP intende fermamente manifestare il proprio dissenso alle iniziative assunte dal Presidente dell’Akragas Calcio. In attesa di eventuali risvolti e capovolgimenti, “ribadendo l’ormai notoria disponibilità ad associare il proprio nome alle realtà sane dello sport agrigentino” la società dichiara l’intenzione allo stato recedere dal formalizzando rapporto di sponsorizzazione.
Fonte: http://www.agrigentoweb.it
Caso Akragas, intervento della Confcommercio 29 set 2009 Inopportune e per alcuni versi sconcertanti: così in una nota della Confcommercio Agrigento si commentano le dichiarazioni del Presidente dell’Akragas, Gioacchino Sferrazza. Legalità, rispetto delle regole, denuncia ribadisce la nota, sono alla base della possibilità di scrollarsi di dosso il giogo della criminalità organizzata. “Sarebbe opportuno e più serio che la prossima vittoria dell’Akragas venisse ufficialmente festeggiata e dedicata al giudice Rosario Livatino, concittadino del presidente dell’Akragas; sicuramente una scelta più nobile” conclude la nota.
Fonte: http://www.agrigentoweb.it | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss 2009-09-29, 15:26 | |
| Articolo Martedì 29 Settembre 2009 Fatti Sicilia Fonte: http://giornale.lasicilia.it/ | |
| | | Foddri Libero MODERATOR
Numero di messaggi : 1504 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 28.12.07
| Titolo: Previsione..... 2009-09-29, 18:24 | |
| Succedera' che Sferrazza si dimettera' da presidente.....e tutto tornera' come prima, mi dispiace per gli sportivi agrigentini, che alla fine saranno quelli piu' penalizzati. | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss 2009-09-29, 21:00 | |
| MAFIA: PRESIDENTE AKRAGAS CALCIO SI SCUSA E SI DIMETTE
(AGI) - Agrigento, 29 set. - "Chiedo scusa non volevo inneggiare alla mafia". Gioacchino Sferrazza, il presidente dell'Akragas calcio che domenica scorsa aveva dedicato la vittoria al presunto boss mafioso di Palma di Montechiaro Nicola Ribisi ha fatto marcia indietro anche se ha ribadito la sua "amicizia con Nicola". Sferrazza ha anche spiegato che, se il Daspo che gli ha notificato il questore di Agrigento stamattina non verra' revocato, sara' costretto a passare la mano: "Onorero' i miei impegni fino all'8 ottobre ma poi chi si e' scandalizzato per le mie parole dovra' farsi avanti", ha affermato. Sferrazza ha convocato una conferenza stampa allo stadio ma, dopo che il Comune ha negato il permesso, spostata in un centro sportivo alla periferia della citta', dove ha spiegato che "la dedica era stata promessa ai due figli piccoli di Nicola Ribisi", che e' "un mio amico". Ma, in caso di condanna per mafia, ha detto Sferrazza, sono pronto a togliergli il saluto". Il presidente ha aggiunto di volere "incontrare il prefetto ed il questore per spiegare loro il senso di quelle parole".
Fonte: http://www.agi.it | |
| | | il biondo PICCIOTTO
Numero di messaggi : 421 Località : san cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: mahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh 2009-09-30, 08:15 | |
| Eroi di carta. Stampata. Scritto da Lelio Castaldo Filo di nota, Primo Piano 29 set 2009 | 22:16 | letto 989 volte | Stampa Non ti pestiamo perchè abbiamo avuto ordini di non farlo adesso. Pezzo di m….., non parli? Non hai la lingua per parlare? Adesso prendila tu l’Akragas con la cordata di tuoi amici… Sei un bastardo” Ecco il quadro lampante e desolante che è emerso alla fine della conferenza stampa indetta oggi pomeriggio dal presidente pro tempore dell’Akragas Gioacchino Sferrazza, per fare chiarezza sulle sue recenti dichiarazioni che hanno scatenato un vero e proprio putiferio. Ad essere preso di mira è stato il collega Gerlando Cardinale, “reo” di aver fatto il proprio dovere. Reo di aver diramato al mondo intero le dichiarazioni dello Sferrazza, oggetto di una serie infinita di accuse contro una città (è stata questa l’immagine data all’esterno) e che le stesse dichiarzioni hanno, di fatto e in un sol colpo, ucciso un pezzo del già precario sport agrigentino. Della conferenza stampa indetta da Sferrazza si prende atto che nelle prossime ore si dimetterà dalla carica e spera che la società venga sostenuta e sostituita da persone che possano portare avanti l’ambizioso progetto iniziale. Rendiamo merito a Sferrazza con questa decisione, anche perchè altro non poteva fare. Torniamo a Cardinale. Le pesantissime minacce ricevute subito dopo la fine della conferenza stampa (insultato fino a quando è andato via con il proprio automezzo) sono davvero sconcertanti e sono destinate ad aprire nuovi scenari su tutta questa vicenda. Dell’inquietante episodio sono già a conoscenza l’Ordine dei Giornalisti e la segreteria regionale dell’Assostampa. Domani, invece, di buon mattino, il collega Cardinale si recherà alla Digos per denunciare lo squallido e sconcertante episodio. Un episodio, questo, che vede essere in “prima linea” e oggetto di pesanti minacce il solo Cardinale; si, perchè come dicevamo qualche rigo prima ha avuto la “colpa” di svolgere alla perfezione il proprio mestiere. La stessa cosa, purtroppo, non hanno fatto gli altri cronisti presenti che, per una sorta “coraggiosa” del quieto vivere hanno preferito mettere la coda in mezzo alle gambe e far finta di nulla. Il paradosso vuole che era stato lo stesso Sferrazza a pregare prima e minacciare poi (stavolta bonariamente…) i cronisti presenti alla conferenza di domenica. La preghiera era quella di pubblicare le dichiarazioni contenenti la tristemente famosa dedica; la minaccia, invece, era rivolta ai cronisti che avrebbero fatto come gli struzzi: non pubblicare la dedica, avrebbe costituito il silenzio stampa assoluto di tutti i giocatori contro quei giornalisti. Dunque, grazie a quei “colleghi” davvero straordinari, oggi a pagare il prezzo è il solo Cardinale. Ma non è così. E’ chiaro che il riferimento è ai “cronisti” della carta stampata che il giorno dopo hanno fatto finta di nulla; per non parlare di ciò che abbiamo assistito durante i contenitori televisivi locali delle trasmissioni sportive. I codardi, ovviamente, (tutti, carta stampata e televisiva) hanno ripreso la notizia solo il giorno dopo e cioè quando il Di Sicilia, giornale per il quale lavora Cardinale, aveva rotto gli indugi (o meglio, quel muro di ometà…). Poi, in un solo colpo, tutti hanno trovato il coraggio di trascrivere il fattaccio, con la piena consapevolezza di poter rispondere eventualmente al presidente Sferrazza:”non siamo stati noi i primi…” Cardinale è stato lasciato da solo e privo di ogni forma elementare di difesa. Non occorreva certamente una lupara per potersi difendere; bastava soltanto, lo ripetiamo, svolgere correttamente il proprio mestiere e tutto, oggi pomeriggio, avrebbe preso una piega diversa. Un conto è minacciare un solo collega ed una sola testata e un conto è minacciare sette “giornalisti” rappresentanti altrettante testate. Questa volta l’unione non ha fatto la forza. L’unione l’hanno fatta solo i coraggiosi, i quali hanno preferito il volemose bene e chi cavolo me lo fa fare… lasciando in perfetta solitudine chi adesso sta attraversando non certo un momento tranquillo. Gerlando Cardinale ha tutta la solidarietà di questo giornale on line che avrà istante per istante al proprio fianco. Non sappiamo se anche noi da questo momento dovremo pagare lo stesso prezzo del collega Cardinale. Una cosa è certa: che i coraggiosi del mondo mediatico stasera andranno a letto con la testa serena… E sempre con il sorrisetto sotto i baffi meschini quando incontreranno il presidente Sferrazza… | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Re: L'Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss 2009-10-02, 13:42 | |
| Akragas contro la mafia ottobre 1, 2009 by Domenico Vecchio L’attività sportiva dell’Akragas calcio va avanti. A distanza di tre giorni dalle dichiarazioni dell’ormai ex presidente Gioacchino Sferrazza, i giocatori della squadra di Agrigento, sono scesi in campo a Favara per un turno di coppa Italia. Al Bruccoleri (lo stadio di Favara, a soli 10 km dalla città capoluogo) vicino ai giocatori non c’era Sferrazza, vittima del Daspo e dimessosi martedì scorso, ma c’era , il Prefetto Umberto Postiglione, il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, il colonnello della Finanza Vincenzo Raffo, il questore Girolamo Di Fazio, il maggiore dei Carabinieri Carlo Leotta e il sindaco di Favara Mimmo Russello oltre che il presidente della Provincia Eugenio D’Orsi. . Una presenza massiccia a testimoniare la partecipazione dello Stato a difesa delle leggi. “Se siamo qua – ha detto il Prefetto – è perché vogliamo essere vicini ai giocatori e alla squadra bianco azzurra”. I giocatori, che in campo hanno dato tutto, pareggiando 2 a 2, sono scesi sul rettangolo di gioco, con una maglietta con sopra scritto “Akragas contro la mafia”. Adesso, il problema sarà mantenere i trenta posti di lavoro della gloriosa società biancoazzurra, un peso da 40mila euro al mese. Dopo le dimissioni del presidente, il club rischia di sparire se nessuno vorrà farsi avanti per rilevare la società. Il ciclone, che ha investito l’Akragas e la città di Agrigento, ha fatto allontanare dalla squadra dal passato glorioso, gli sponsor che avrebbero dovuto garantire il loro sostegno. “Il daspo non è contro l’Akragas – ha detto il Questore Girolamo Di Fazio – era un atto dovuto. Non sono in grado di rispondere a scuse e pentimenti, a questo provvedimento si potrà fare ricorso al Tar”. Foto di Umberto Re Fonte: http://www.agrigentooggi.it | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Orazio Pidatella, l’Akragas rischia la deriva 2009-10-02, 13:46 | |
| Orazio Pidatella, l’Akragas rischia la deriva ottobre 1, 2009 by Toto Castellana L’Akragas calcio nell’occhio del ciclone, non per meriti sportivi, che pure sicuramente non mancano, ma per l’esternazioni inopportune del suo presidente, va avanti nell’incertezza e con il massimo impegno. “I ragazzi ed io personalmente ci sentiamo orgogliosi di giocare e rappresentare una città come Agrigento – ha affermato Mister Pidatella, questa mattina a poche ore di distanza dalla partita di coppa Italia di ieri giocata davanti le massime autorità, civile e militari-. Di giocare per tutta la sua gente onesta, come gente onesta siamo noi che giochiamo e lottiamo per i colori bianco azzuzzi. Il presidente Sferrazza – continua Mister Pidatella – facendo quelle dichiarazioni se ne è assunto tutta la responsabilità, la squadra non c’entra nulla poiché nulla aveva da condividere con quanto affermato dal presidente Sferrazza che aveva, peraltro, precisato che le sue dichiarazioni erano a titolo puramente personale rivolte ad un amico. Io e tutta la squadra ieri – continua Orazio Pidatella – siamo stati felici, onorati e orgogliosi per la presenza di sua Eccellenza il Prefetto, il Sindaco Zambuto, il Questore, il Presidente della Provincia e tutte le altre autorità presenti che, con la loro partecipazione, hanno voluto sostenere la squadra ed insieme a questa lanciare un messaggio forte contro la Mafia. Alla fine – aggiunge il Mister – ieri quello che contava meno era il risultato, l’importante era lanciare un grido di sdegno contro la Mafia e credo sia stato fatto. Adesso mi auguro che la città e le autorità che la rappresentano si possano fare portavoce e carico di una squadra composta da giovani, uomini e famiglie oneste. Non nego che sarei molto onorato di poter continuare il mio lavoro in una città importante come Agrigento, purtroppo devo a malincuore dirvi che già da Martedì Noi non sappiamo più quale possa essere il nostro destino (dove dormire, se andare a lavorare e per chi, insomma se continuare o meno la nostra attività sportivo-lavorativa ad Agrigento e per gli agrigentini).Fonte: http://www.agrigentooggi.it | |
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