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MessaggioTitolo: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-01-21, 14:46

Speciale Enna Calcio: Nessun rimborso, i giocatori non scendono in campo

Terremoto in casa Enna Calcio, dove i calciatori hanno deciso di lasciare, dopo l’ennesima attesa dei rimborsi promessi dalla dirigenza. Ieri pomeriggio la squadra non si è allenata e dopo una riunione all’interno dello spogliatoio dello stadio Gaeta ha redatto un comunicato stampa. Alla consegna del documento, firmato da tutti, facce visibilmente provate dal momento. Dopo la campagna di rafforzamento dell’organico, la possibilità di salvezza dell’Enna nel campionato di Eccellenza si sono alzate molte, nelle ultime uscite la squadra si è presentata in campo battagliera e all’altezza per giocarsela quantomeno ad armi pari con tutte le squadre. Sembra un film già, seppur con interpreti diversi: l’anno scorso a metà dicembre, in condizioni simili, i giocatori diretti dal tecnico Santino Nuccio si erano ritrovati da soli, ma erano riusciti a completare la stagione in autogestione e pur con mille difficoltà a conquistare all’ultima giornata la salvezza in Eccellenza. in quel caso, però, si poteva contare su un gruppo consolidato di ennesi, che affrontava spese minime per lo spostamento e per assolvere agli impegni con la squadra. Quest’anno la musica è ben diversa, con buona parte degli atleti di fuori, che hanno già raggiunto il limite massimo delle anticipazioni personali per raggiungere quattro volte alla settimana lo stadio Gaeta per allenarsi e farsi trovare pronti alla partita della domenica. Precisando che tutti gli forzi per affrontare la situazione seppur con i problemi esistenti sono stati compiuti, i calciatori hanno garantito la loro presenza oggi allo stadio “in modo da poter rispondere con l’immediata ripresa dell’attività se la società avrà rimediato alla situazione”. Ad attendere l’evoluzione della vicenda sarà l’allenatore Guido De Maria, che ieri con forte amarezza ha preso atto della posizione dei giocatori.

GIOCATORI IN SCIOPERO, LETTERA FIRMATA: “LA SOCIETA’ ONORI GLI IMPEGNI PRESI”
Ecco integralmente il testo del documento redatto e firmato da tutti i giocatori gialloverdi: “La squadra dell’Enna Calcio comunica a tutta la città di Enna che, dopo essersi riunita, è giunta a delle conclusioni: Dopo mesi di incertezze, in cui noi siamo scesi in campo per la città e per la maglia, cercando tra tante difficoltà di onorare tutti gli impegni di cui ci siamo presi carico, tutta la squadra, tutti noi ragazzi, dal più piccolo al più grande, abbiamo deciso di non scendere in campo da oggi, sino al momento in cui la nostra ma anche la vostra società, non riesca come noi a onorare tutti quegli impegni di cui si presa carico con ognuno di noi. Siamo molto dispiaciuti e amareggiati, ma purtroppo la situazione nostra attuale ci obbliga a prendere una posizione ferma e decisa per farsì che ci sia una risposta da parte della società ma soprattutto da parte di tutto l’ambiente sportivo ennese”.

IL PRESIDENTE SAURO: “ATTO GRAVE, SPERO RISVEGLI LA CITTA’”
Il presidente dell’Enna Calcio,Salvatore Sauro, si dice sorpreso dalla presa di posizione della squadra. “Domani (oggi per chi legge, ndr) avremo un incontro con i giocatori – spiega il massimo dirigente gialloverde, che ha due mesi fa è subentrato a Luigi Bonasera, la cui posizione in seno alla dirigenza è ancora da chiarire -. Questo documento mi suona strano nei miei confronti, è un atto grave da parte dei giocatori, ai quali venerdì scorso abbiamo assicurato in un incontro che tutti i debiti saranno saldati. Spero solo che sia un atto provocatori nei confronti degli ennesi, che vivono il momento difficile dell’Enna con orecchie da mercanti”.

COMUNE-CONI, ROBERTO PREGADIO: “FATTO CIO’ CHE ERA POSSIBILE”
“Abbiamo fatto tutto ciò che ci era possibile fare per l’Enna Calcio, compatibilmente con il regolamento comunale”. Così l’assessore comunale allo sport, Roberto Pregadio, commenta alla notizia dei problemi finanziari in seno alla società gialloverde, che adesso mettono i giocatori sul piede di guerra, non avendo ricevuto alcun rimborso. “Non è perfettamente esatta la dichiarazione fatta in questi giorni nella stampa locale dal presidente Sauro, la società ha ricevuto dal Comune quasi 14 mila euro per la sua attività, e non quasi 9 mila come dice. Ad ogni modo siamo vicini al momento difficile che vive la società – continua Pregadio -. Nella qualità di presidente provinciale del Coni, invece, mi sento di dire che non condivido, in una categoria dilettante come quella di Eccellenza, stipendi ai calciatori oltre a quello che dovrebbe essere un semplice rimborso spesa per contribuire al loro divertimento. Purtroppo la visione dello sport dilettantistico negli ultimi anni è cambiata, è stata alterata fin troppo. Bisognerebbe riportare alla normalità certo equilibri, per il bene dello sport italiano”.

L’OPINIONISTA: GIOVANNI MARTELLO – EDIZIONE STRAORDINARIA
Quando ci si preparava a quella che sarebbe potuta essere la partita della svolta nel campionato di Eccellenza dell’Enna Calcio, visto l’impegno casalingo di domenica con la corazzata Marsala 1912 che non vive certo un buon momento, cade sullo spogliatoio gialloverde il fulmine dello sciopero dei giocatori, decisi a non scendere in campo domenica se la società non onorerà gli impegni presi.
Un film già visto, che sembra replicarsi con interpreti diversi, ma con le stesse cause.
Martello – Era una situazione molto prevedibile, quella che è successa. La dirigenza ha cercato di insabbiare la sua crisi, cercando di cambiare qualche carta in tavola, ma alla fine la realtà viene a galla e i problemi concreti non trovano facile risoluzione. Mi chiedo come il direttore generale Peppino Cannarozzo abbia condotto la campagna di rafforzamento della squadra qualche settimana fa, se piuttosto sono ancora da pagare diversi rimborsi ai giocatori che erano già in rosa dalla scorsa estate e, vedi Nicola Cosimano, delle stagioni passate. E’ una situazione difficile, mi dispiace moltissimo, ma non ne vedo una risoluzione facile e veloce. Anche l’ultimo cambio di presidenza, non me ne voglia l’amica Salvatore Sauro che stimo personalmente, è stata l’ennesima manovra per cercare di nascondere la cruda realtà finanziaria della società, che non è più in grado di andare avanti. E’ chiaro che non si può prendere in giro una città intera, una tifoseria glorioso come quella di fede gialloverde, che certamente conosce fatti e misfatti di tutto ciò che sta dentro e attorno all’ambiente, per poter cadere in certi tranelli. Bisogna fare i complimenti al mister De Maria, ai suoi giocatori, che malgrado i tanti problemi sin dal primo giorno di preparazione atletica hanno stretto i denti, hanno onorato la maglia. Per il vero, mi sento anche di dire ai giocatori che non possono chiamare in causa pure i tifosi, in quanto sapevano della profonda frattura fra loro e l’attuale dirigenza.
Bisogna trovare una risoluzione in breve tempo, l’Enna non può rischiare di scomparire dal panorama del calcio siciliano, come è successo a Licata qualche mese fa.
Martello – Non mi sento di fare demagogia, in questo momento non vedo una soluzione concreta. L’anno scorso l’Enna poteva contare su un nucleo storico di ragazzi ennesi, i quali sono stati più facilitati a completare il campionato, seppur nel girone di ritorno si partiva senza avere nemmeno i soldi per pagare il pranzo al ristorante. Quest’anno, con un gruppo allestito per la maggiore con atleti di fuori, tutto è più difficile. Se Luigi Bonasera resta pur sempre l’attuale proprietario dell’Enna Calcio, avendo speso soldi di tasca, mi auguro che invece giunga al più presto un gesto di responsabilità da parte del direttore generale Cannarozzo, l’artefice di questa gestione fallimentare che è iniziata l’anno scorso. Il suo allontanamento potrebbe favorire il ritorno dei sostenitori e perché no iniziative di raccolta fondi per chiudere la stagione con onore. Ad ogni modo, mi auguro che questa squadra riesca a trovare la forza per rimanere unita e riuscire a completare la stagione.

Fonte: http://ennapress.it

I miei migliori auguri affinchè gli ultras e i tifosi di fede gialloverde possano avere una società all'altezza della situazione.
Il Commando Neuropatico sarà sempre vicino ai ragazzi del C.U.E. '99
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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-01-24, 21:59

Eccellenza: Enna-Marsala 0-3 a tavolino

Si chiude dopo otto minuti, per manifesta inferiorità numerica, la partita casalinga dell’Enna contro il Marsala 1912, nella diciannovesima giornata del campionato di Eccellenza girone A. Dopo una lunga giornata, che non ha rimosso i dissapori fra la società e i giocatori che chiedevano i rimborsi spesa arretrati al mese di novembre, i giocatori hanno deciso di abbandonare lo stadio prima del riconoscimento dell’arbitro. La dirigenza ha rimediato convocando in extremis sette ragazzi allievi, buttati nella mischia per evitare la rinuncia. Dopo otto minuti, con i marsalesi già in vantaggio per 2-0, la conclusione amara della gara per l’infortunio di un giocatore gialloverde, che ha aperto alle contestazioni dei tifosi. Di seguito la cronaca di una delle giornate più nere del calcio ennese.

Enna: Anzalone, Stella, Fina, Micalizzi, Gulina, Colajanni, Giangreco. All. Guido De Maria
Marsala 1912: Iacono, Abbennante, Russello, Mancino, Crimi B., Impiccichè, Genesio, Crimi C., Messina, Gerardi, Aiello. All. Totò Bruccoleri
Arbitro: Turiano di Reggio Calabria
Note: Gara sospesa sul risultato di 0-2 all’8’ per manifesta inferiorità numerica
Commento - Dopo un faccia a faccia negli spogliatoi cominciato intorno alle 13 fra l’ex presidente dell’Enna Calcio e i giocatori, questi decidono di abbandonare il campo alle 14. La dirigenza gialloverde rimedia con sette ragazzi juniores, in modo da evitare il punto di penalizzazione in classifica con l’eventuale rinuncia della partita. In porta va un difensore degli Allievi, Anzalone, gli ennesi si dispondo con quattro difensori e due in copertura a centrocampo. Il Marsala 1912 mantiene il posseso palla senza inferire, andando a rete al 2′ e al 4′ con l’attaccante Messina. I giovani ennesi rischiano anche un’autorete al 5′ con Gulina, sentendo troppa pressione all’interno della loro area. L’epilogo alla figuraccia, davanti ai tifosi ultrà che tornano dopo mesi di silenzio a contestare, giunge all’8′, quando uno dei gialloverdi si tira fuori, spingendo l’arbitro a decretare la fine del match del manifesta inferiorità numerica.

ECCELLENZA A – 19^ Giornata
Akragas – Sancataldese 2-0
Città di Villabate – Campobello di Licata 1-1
Enna – Sport Club Marsala 1912 0-3 a tavolino
Gattopardo Palma – Sporting Arenella Palermo 2-2
Kamarat – Città di Bagheria 1-0
Marsala – Folgore Selinunte 2-0
Riviera Marmi – Favara 2-1
Riposa: Parmonval

Classifica
Favara 36
Sport Club Marsala 1912 33
Kamarat 30
Akragas 30**
Gattopardo Palma 28***
Marsala 28
Folgore Selinunte 27
Parmonval 25***
Riviera Marmi 21
Sancataldese 19***
Città di Villabate 19****
Città di Bagheria 17
Sporting Arenella Palermo 15
Enna 14
Campobello di Licata 11
Licata escluso*
*escluso dopo quattro rinunce
**un punto di penalizzazione ed una partita in meno
***una partita in meno
****due partite in meno

Prossimo turno – 31/01/10
Campobello di Licata – Akragas
Città di Bagheria – Enna
Favara – Kamarat
Folgore Selinunte – Sport Club Marsala 1912
Marsala – Città di Villabate
Sancataldese – Gattopardo Palma
Sporting Arenella Palermo – Parmonval
Riposa: Riviera Marmi

INTERVISTE AI PROTAGONISTI
Guido De Maria (Allenatore Enna)
- E’ il momento che qualunque cosa si dica sia di peso, ho cercato fino alla fine di dissuadere i ragazzi dalla loro decisione, mi auguro solo che torni presto la normalità, perché nonostante tutto sono convinto che l’Enna si possa salvare quest’anno. In tanti anni di calcio non mi ero mai trovato in una situazione simile.

Totò Bruccoleri (Allenatore Marsala 1912) – Mi dispiace, sono mortificato. Enna non può vivere una situazione del genere. Fa male vedere Guido De Maria così, lui è uno forte, uno che ha fatto risvegliare i morti e hanno i miracoli nella sua vita, se non ha potuto fare niente di fronte a questa situazione vuol dire che ha capito che non si poteva fare più niente. E’ chiaro che quando vengono meno certe promesse i problemi di una società diventano immani, una squadra di Eccellenza non può ottenere solo 14 mila euro dal Comune. Dove sono gli imprenditori? Ripeto, sono mortificato, auguro all’Enna una lesta ripresa.

Peppino Cannarozzo (Direttore Generare Enna Calcio)
- Pensavo che i giocatori sarebbero scesi in campo, avevamo proposto di tornare a trovare le soluzioni ad hoc dopo la partita visto che chiedevano garanzie. Già venerdì avremmo dovuto dare qualche risposta, ma eravamo in riunione con la dirigenza per cercare le soluzioni ai problemi. E’ chiaro che dentro lo spogliatoio c’è stata tanta solidarietà, hanno esagerato soprattutto gli ultimi arrivati. Ad ogni modo sono per sistemare questi problemi.

Giuseppe Presti (Portiere Enna Calcio) - La squadra ha deciso all’unanimità di lasciare il campo e non sostenere la partita. Non bastano le belle parole che ci sono state dette dalla dirigenza.

Diego Giaconia (Centrocampista Enna Calcio) – Ho detto di non volere un centesimo se non ci salviamo, sostengo il mister perché è una brava persona e non lo lascio da solo, ma non posso andarci sotto. Viaggio quattro volte alla settimana da Palermo, in più affronto la trasferta della domenica.

Fabio Picone (Centrocampista Enna Calcio) - Ci sono degli arretrati da mesi che riguardano tutti, a dimostrazione che nessuno è rimasto per giocare la partita.

Mariano Quagliaro (Centrocampista Enna Calcio) – La dirigenza si è presentata con le promesse, noi chiedevamo i fatti, visto che le promesse che ai ragazzi dall’inizio della stagione hanno stancato tutti.

Michelangelo Volpini (Difensore Enna Calcio) – Non si possono prendere in giro così le persone, non vedo perché mi hanno preso a dicembre se non avevano le possibilità per tenermi qui.

Mimmo Crisafulli (Attaccante Enna Calcio) – Per il momento non posso dire niente, non so cosa sarà deciso di fare. Vedremo cosa succederà la prossima settimana.

IL PREPARTITA: LA SQUADRA SI AUTOFINANZIA AL RISTORANTE, POI INCOTRO CON GLI ULTRA’
La domenica dei calciatori dell’Enna comincia con il raduno in viale IV Novembre alle 11. Immediato lo spostamento in un noto ristorante del centro storico, dove gli atleti decidono di autofinanziarsi. Intorno alle 12,30 gli atleti si recano nella sede del Commando Ultrà Enna 1999, dove il direttivo consegna delle somme per coprire le spese di carburante affrontate in mattinata dai forestieri per giungere a Enna, mostrando la loro vicinanza alla squadra, malgrado l’assenza dagli spalti del Gaeta dall’inizio della stagione in segno di sfiducia nei confronti della dirigenza capeggiata da Luigi Bonasera e Peppino Cannarozzo, cui da due mesi è subentrato Salvatore Sauro. Gli atleti giungono allo stadio Gaeta alle 13, dove incontrano negli spogliatoi proprio Bonasera e Cannarozzo. Assente Salvatore Sauro, che – secondo quanto riferito dalla stessa dirigenza – era impegnato in un convengo a Palermo. Dopo un faccia a faccia con l’ex presidente, rimasto all’interno della dirigenza ennese, che si protrae per oltre mezz’ora, i giocatori vagliano l’idea di abbandonare il campo alle 14. Seguiranno i pochi minuti di partita dalla gradinata, poi torneranno nella sede ultrà per ringraziare la tifoseria organizzata per l’interessamento dimostrato alla risoluzione dei loro problemi. Quindi il “rompete le righe” e appuntamento a martedì pomeriggio per la ripresa degli allenamenti, che di fatto dovrebbe essere sostituito da un nuovo incontro con la società.

GLI ULTRA’: “PRONTI A CHIUDERE LA STAGIONE SE BONASERA E CANNAROZZO ANDRANNO VIA”
“Chiediamo a questa società di lasciare la squadra nelle mani del sindaco, siamo pronti per caricarci le spese di gestione per portare a termine il campionato, a questo punto è troppo forte l’indignazione per quanto sta succedendo”. Così i tifosi del Cue 99 dimostrano il loro attaccamento alla squadra. “Stamattina abbiamo incontrato i giocatori, ai quali abbiamo dato dei soldi per la benzina – spiegano i tifosi -. Facciamo un appello all’imprenditoria locale, affinché qualcuno prenda in mano la situazione. Siamo pronti anche a fare da tramite, da traghettatori con eventuali sponsor per portare a termine la stagione. Chiunque può contattarci o venirci a trovare nella nostra sede di viale IV Novembre. Abbiamo capito che l’arrivo di Sauro si è rivelata una farsa e che la società è rimasta in mano a Bonasera e Cannarozzo”. I sostenitori, che ieri sono tornati in gradinata a contestare la dirigenza, hanno esposto uno striscione che recitava. “Per noi l’Enna stile di vita, per voi squallida contro partita”. La contestazione è seguita all’uscita dello stadio dei dirigenti, quindi un incontro voluto con i cronisti per avanzare la nuova proposta, che per chi ama i colori gialloverdi ha il sapore di riscatto dopo le ultime vicende mortificanti.

Fonte: http://ennapress.it
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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-01-26, 15:52

L’Opinionista: Giovanni Martello

Consueto appuntamento del martedì con la rubrica “L’Opinionista”. Con l’esperto di calcio Giovanni Martello accendiamo i riflettori sul delicato momento che vive l’Enna Calcio in Eccellenza, dove squadra e società sono in rotta di collisione.

Eccellenza. Crollo dell’Enna, la società non paga gli rimborsi spese arretrati al mese di novembre e i giocatori non scendono in campo. La dirigenza rimedia alla rinuncia mandando in campo per otto minuti sette ragazzi allievi. Una delle domeniche più nere del calcio ennese.
Martello – Che mi ricordi, dal giorno in cui l’Enna passò dalla Serie C alla radiazione, questa è senz’altro la giornata più nera del calcio ennese. Si è toccato il fondo, per tanti motivi, primo perché arrivare a queste decisioni drastiche di questo tipo rende chiaro, se ce ne fosse ancora bisogno, di uno smarrimento totale da parte della società. I giocatori avranno avuto le loro buone ragioni per prendere questa travagliata decisione. Tutti fino ad ora, malgrado i tanti problemi, hanno dimostrato grande attaccamento e voglia di fare bene.

L’unico a mediare in società è sembrato il direttore generale Peppino Cannarozzo, che ha detto di voler cercare di risolvere tutto già da questa nuova settimana.
Martello – Credo che se lui voglia risolvere davvero i problemi dell’Enna Calcio è l’unico che deve immediatamente scomparire dall’ambito calcistico ennese. Ritengo debba essere per lui una scelta di dignità, essendo sue buona parte delle colpe che hanno portato a questo sgretolamento totale dell’ambiente. Vado pure ai dettagli: il presidente Bonasera lo avvicinò l’anno scorso non certo per i suoi trascorsi calcistici, bensì per le sue conoscenze politiche che dovevano dare una mano alla società in crisi. Ma poi non solo tutte le promesse fatte non sono mai state mantenute, ma Cannarozzo è stato pure l’artefice della distruzione di un gruppo di ennesi. E con il suo operato, non solo non ha cercato di mantenere lo zoccolo duro, che tengo a sottolineare ottima levatura e che ha sempre vissuto i problemi che ci sono oggi, ma ha pensato bene di addossare le colpe sul sottoscritto nella qualità di direttore sportivo, sui calciatori e sul tecnico Santino Nuccio, al quale va il mio forte ringraziamento per come ha concluso la stagione passata. Dulcis in fundo, il grande direttore ha allestito una squadra formata quasi per intero da giocatori da fuori e dai costi di gestione inevitabilmente più alti dei ragazzi locali. Una squadra da elogiare per quello che ha fatto fino ad ora, anche grazie al lavoro di mister De Maria, ma che chiaramente sotto il profilo tecnico e di attaccamento ai colori gialloverdi non può paragonarsi al gruppo delle stagioni passate.

Tornano sugli spalti per contestare la società i tifosi ultrà del Cue 99, che si sono detti disponibili a sobbarcarsi le spese di gestione per portare a termine la stagione e fare da traghettatori con chiunque voglia prendere in mano la situazione, appellandosi all’imprenditoria locale, chiaramente dopo che la società avrà consegnato al sindaco la squadra.
Martello – Capisco l’attaccamento che hanno questi ragazzi nei confronti della squadra, però ritengo non sia soluzione così facilmente perseguibile. La buona volontà non serve, siamo in presenza di una società che ha del pregresso, l’autogestione non mi sembra la soluzione al problema. Ci vuole un intervento radicale e sostanzioso, anche dal punto di vista economico. A breve ci sono dei debiti da onorare, uno su tutti quello di Nuccio, visto che la prossima settimana scadrà l’ultimatum del collegio arbitrale e la società dovrà obbligatoriamente versare quanto gli spettava l’anno scorso e non gli fu corrisposto.

Più in basso di così non si poteva arrivare. Oggi quali possono essere le risoluzioni al grave problema che vive l’Enna Calcio, quantomeno per non continuare un’agonia che mortificata una piazza tanto blasonata?
Martello – In maniera molto cruda, contesto Cannarozzo, perché in una situazione tanto grave ha allestito una squadra con tutte persone di fuori, un allenatore di Messina che deve per forza stare a Enna. E mi dispiace che Bonasera si sia lasciato trasportare da questo personaggio. Sarebbe stato più opportuno, pur rischiando di ripartire dalla Promozione e senza raccontare fandonie alla città, presentare quest’anno una squadra formata da tutti i giovani ennesi che preferivano restare nella loro dimensione locale e che avrebbero cominciato un nuovo corso che in chiave futura si sarebbe potuto rivelare interessante come a quello che fu interrotto la passata stagione.

Mister Guido De Maria spera nel ritorno alla normalità, dicendo che la salvezza è ancora possibile. Ma se l’Enna non si presenterebbe nel prossimo turno sul campo del Bagheria dell’ex Pino La Bianca la retrocessione diretta in Promozione sarebbe sempre più concreta.
Martello – C’è poco da sperare, De Maria ha fatto un ottimo lavoro, ma non può aspettarsi che torni la normalità, non essendocene stata a Enna dal novembre dell’anno scorso a oggi. Dovrebbe chiedere lumi a chi, come Cannarozzo, lo ha portato a Enna, magari promettendogli mari e monti.

Promozione. Pareggio esterno del Troina, l’Agira Nissoria ancora una volta beffata in casa.
Martello – Ottimo pareggio del Troina, che da continuità alla vittoria con l’Atletico Riposto. Un buon punto in trasferta che fa classifica, anche se si poteva pure vincere per come si era messa la partita. L’Agira Nissoria sprofonda sempre più, così si mette a repentaglio anche la disputa dei play out. Bisogna valutare attentamente la situazione, la retrocessione diretta è a un passo.

Prima Categoria. Nel big match fra San Sebastiano e Leonfortese vincono quest’ultimi, primi della classe. Lotta al primato nel torneo che può dirsi chiusa?
Martello – Mi complimento con tutti i protagonisti di questa bellissima giornata di sport. Da tanto non si vedeva tanta gente allo stadio, con tanto di correttezza in campo e fuori. La Leonfortese ha ipotecato il salto di categoria, credo che il discorso promozione sia ormai chiuso. San Sebastiano ha disputato un’ottima partita, doveva vincere. La dura legge del calcio l’ha penalizzata, peccato per la rete subita da Valentino Bellomo, uno dei migliori portieri della categoria. In ogni caso gli xibetani restano i favoriti per vincere i play off.

LE DOMANDE DEI LETTORI
Gialloverde: caro sign.MARTELLO come vede questo girone di ritorno con i nuovi acquisti e il ritorno di Palermo sulla destra e Picone a centrocampo?e poi le chiedo la squadra le sembra + quadrata adesso o prima che erano tutti ragazzi ma che correvano con l’anima…..cmq penso che l’assenza di Longo si faccia sentire…..no?anche se presti e’ un buon portiere…..cosa ne pensa lei?la ringrazio e alla prossima
Martello – Parlare di calcio giocato in questo momento mi sembra un eufemismo. L’Enna a dicembre si è ben attrezzata e può giocare ad armi pari per la salvezza. Longo è un ottimo portiere, ma anche Presti ha dimostrato l’anno scorso di esserlo. Chiaramente è più giovane, e come tutti può incappare in una giornata no, ma c’è anche evidenziare che è parte integrante di una squadra dalla media d’età piuttosto bassa.

enna22: signor martello le volevo chiedere:innanzi tutto come si fa a smantellare l’unico reparto buono che l’enna aveva che era la difesa? e poi un altra domanda:lei non pensa che alla squadra del girone d’andata per salvarsi sarebbe bastato un buon attaccante e un buon centrocampista?
Martello – Purtroppo non c’è strategia nell’Enna, si naviga a vista. Non c’è un’idea iniziale di squadra, si assiste a un viavai continuo come a un porto. Negli anni precedenti si era lavorato con un’idea, e se c’era la possibilità di poteva correggere qualcosa a dicembre, ma l’ossatura della squadra, del progetto, restava quello fissato a inizio stagione.

Serse Cosmi: Sing.Martello Secondo lei quanto ha influito la presenza di certi personaggi parecchio conosciuti nella provincia a questo ennesimo trocollo societario?????? Quanto è falso il passaggio di presidenza nelle mani di Sauro???????? Perchè alcuni tesserati dell’enna calcio dicono di non voler giocare se non ci sono i rimborsi, dopo che tempo a dietro avevavo dichiarato apertamente di giocare solo per la maglia e la città???? Distinti saluti, spero di rivedere lei e i ragazzi Ennesi al più presto nuovamente nella suqadra, ovviamente dopo che TUTTA la pseudo dirigenza sia andata a casa…………..
Martello – Cannarozzo è noto in tutta la sicilia, poi ognuno ricava le proprie conclusioni. Il pasaggio Bonasera-Sauro mi sembra un’altra barzelletta, l’ennesima mortificazione per tutta la città, visto che ancora non si capisce chi è il presidente dell’Enna. Le garanzie ai giocatori le da Bonasera, le prospettive le detta Sauro. Mi sembra una farsa che rispecchia perfettamente il volto attuale della società. Ci vuole delicatezza a non prendere in giro una piazza intera, che si calcio a certi livelli ne ha masticato e non si fa certo abbindolare dalle prime favole.

Fonte: http://ennapress.it
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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-02-11, 14:22

Enna Calcio: Vullo “Pronto a prelevare la società, ma forse a fine stagione”

Si deciderà in un direttivo societario in programma questo pomeriggio, presso la sede sociale al Complesso Di Venti di Enna bassa, il futuro dell’Enna Calcio. All’ordine del giorno della seduta straordinaria, convocata dal presidente Salvatore Sauro e nella quale la posizione più importante sarà quella del patron Luigi Bonasera, che di fatto detiene ancora la proprietà della società, c’è il possibile passaggio di mano alla nuova cordata capitanata dall’imprenditore catanese Gianfranco Vullo, cui fanno parta anche alcuni imprenditori ennesi, che tornerebbero a presiedere la squadra dopo quasi dieci anni. Un faccia a faccia informale Vullo e uno degli ennesi, Tony Debole, lo hanno avuto martedì. Adesso bisognerà la cordata attende qualche risposta da parte della dirigenza attuale per capire se ci sono le condizioni ed eventualmente come compiere il passaggio delle consegne. A confermarlo è stato Gianfranco Vullo, che però ha pure ammesso qualche perplessità sull’immediatezza dell’operazione. Non è escluso, infatti, che la trattativa venga congelata fino a conclusione di questa stagione, in modo che la nuova dirigenza possa avere le idee chiare su quale campionato dover concentrare le proprie forze. Inoltre c’è da chiarire ancora l’identità reale di tutti i componenti della cordata, seppur lo stesso Vullo ha chiarito che sia la stessa che aveva gestito l’Enna Calcio con lui. Visto che Mario Tremoglie, che occupò la presidenza nell’ultimo anno della gestione della cordata, si tirato fuori da questa operazione, smentendo ogni interessamento. Chiara la volontà dell’imprenditore edile ennese Tony Debole, presente nel faccia a faccia di martedì, è da chiarire ancora la posizione di un altro ex dirigente, l’imprenditore edile Filippo Melita.

GIANFRANCO VULLO: “SONO INTERESSATO ALL’ENNA, MA FORSE SOLO A FINE STAGIONE”
“E’ vero, abbiamo espresso la volontà di riprendere in mano l’Enna Calcio, ma per ora c’è stato solo un “pour parler” martedì con il presidente Bonasera”. Raggiunto telefonicamente ieri mattina, l’ex presidente dell’Enna Calcio, l’imprenditore ennese Gianfranco Vullo, ammette di aver già compiuto il primo passo per tornare a gestire la società gialloverde, seppur non nasconda qualche perplessità di troppo. “Ho esternato qualche perplessità per la classifica, mi sembra difficile che la squadra riesca a salvarsi. Se il mercato fosse stato ancora aperto sarebbe cambiato tutto. Noi abbiamo lasciato un buon ricordo a Enna in quei anni trascorsi, sia in Promozione, sia con la promozione in Eccellenza. Non vedo di buon occhio una retrocessione al nostro ritorno – ha spiegato Vullo -. Vediamo, siamo rimasti che ci risentiremo dopo il direttivo che la società terrà giovedì (oggi, ndr). Certamente il discorso sarà ripreso eventualmente a chiusura di questa stagione”.

MARIO TREMOGLIE: “IO NON C’ENTRO NULLA”
Se il catanese Gianfranco Vullo si dice pronto a riprendere in mano con la stessa cordata ennese che dieci anni fa fece riaccendere in un paio di stagioni la passione calcistica degli ennesi, che tornarono numerosi ad assiepare gli spalti dello stadio Gaeta, c’è già una grossa perdita in quel gruppo di imprenditori. Il noto commercialista Mario Tremoglie, che occupò la presidenza nell’ultimo anno della gestione “Vullo-Tremoglie-Melita-Debole”, raggiunto telefonicamente ieri mattina, smentisce ogni voce circa un suo interessamento a tornare nel mondo del calcio. “Io non c’entro nulla in questa situazione, non sono assolutamente interessato – ha detto Tremoglie -. Smentisco categoricamente ogni voce”. Certa la volontà di appoggiare Vullo in un ritorno nella società dell’Enna Calcio dell’ennese Tony Debole, presente nel faccia a faccia di martedì, c’è ancora da conoscere la posizione dell’altro ex dirigente Filippo Melita.

MERCOLEDIì 10 FEBBRAIO

ENNA CALCIO: SI TRATTA PER IL CAMBIO SOCIETARIO, STAVOLTA SI FA SUL SERIO
Sono momenti fortemente concitati in casa Enna Calcio, dove il calcio giocato pare lasciare spazio alle vicende societarie, con indiscrezioni, ritorni annunciati e finalmente pure qualche trattativa concreta per un cambio al vertice societario. Ieri si è tenuto un incontro informale fra Luigi Bonasera, che ha presieduta la società nelle ultime otto stagioni, con una cordata interessata a prendere le redini, o meglio, a riprenderle, visto che si tratterebbe della stessa cordata che nove anni fa lasciò l’eredità proprio a Bonasera, assieme agli ex calciatori ennesi Rino Lo Vullo e Turi Savoca. Quindi si è seduto attorno al tavolo il catanese Gianfranco Vullo, pronto a riprendere in mano il calcio ennese assieme all’imprenditore edile ennese Tony Debole, in rappresentanza della cordata locale cui dovrebbero tornare a far parte pure Mario Tremoglie e Filippo Melita. E’ bene chiarire però che nessuna ufficialità è ancora giunta dai diretti interessati, che quindi potrebbero anche smentire l’indiscrezione. Anche se la notizie troverebbe forte riscontro nelle parole dell’ex allenatore gialloverde Giovanni Falsone, protagonista di una promozione in Eccellenza con quella società, che lunedì sera ha ammesso in una televisione locale dell’agrigentino di avere già dato la sua disponibilità a tornare sulla panchina dell’Enna Calcio già dalla prossima stagione, seppur con alcune riserve, sia se in Promozione sia se in Eccellenza. Rispetto alle smentite di rito di qualche giorno fa, quando tutta l’attuale dirigenza gialloverde aveva smentito ogni contatto, è stato lo stesso presidente Salvatore Sauro ad ammettere nella tarda serata di ieri l’incontro. La sensazione è che si sia posta la prima pietra al tavolo di una trattativa che certamente non è semplice, vista la situazione debitoria pesante in seno alla società, che certamente con una retrocessione in Promozione crollerebbe ulteriormente di valore. Anche se Bonasera ha sempre sostenuto di non voler guadagnare un solo euro nella cessione della società, ma solo di voler rimuovere completamente dalle sue spalle tutti i debiti della società. Somme che però nella scorsa estate ammontavano a ben 160 mila euro, quindi non di semplice risoluzione. Ma è altrettanto vero che entro domenica 14 febbraio l’Enna Calcio dovrà saldare la vertenza dell’allenatore Santino Nuccio con circa 12 mila euro e, nel caso di mancato pagamento, oltre quella data la Federcalcio agirà con l’incasso coattivo e la penalizzazione di un punto per ogni partita giocata. L’attuale società controllata da Sauro e nella quale Bonasera continua a dare le garanzie agli atleti è in grado di saldare il conto e portare a termine la stagione in corso, non dimenticando i rimborsi spesa degli atleti, che poi sono quelli che scendono in campo in prima persona e dovranno lottare fino alla fine della stagione per ottenere la salvezza in Eccellenza? Questo quesito favorire un’accelerata della trattativa, che, è bene dirlo, fino a pochi giorni fa sembrava un’utopia. Insomma, una trattativa finalmente c’è, ma bisognerà capire se la nuova vecchia e nuova gestione societaria riusciranno a trovare un’intesa velocemente o si attenderà la chiusura della stagione per capire se la nuova dirigenza eredità un titolo di Eccellenza o di Promozione. E’ chiaro che i tifosi, che hanno sfiduciato da tempo l’attuale gestione societaria con Bonasera e Cannarozzo, si augurano una veloce conclusione dell’affare, che però ad oggi pare figlio di un mosaico da comporre del tutto e di non facile completamento veloce. EnnaPress segue la vicenda con aggiornamenti in tempo reale.

SAURO: “UNA CORDATA SI E’ FATTA SENTIRE, VEDREMO DI PARLARNE GIOVEDI’ IN DIRETTIVO”
Dopo tante smentite rispetto alla notizia di un quotidiano locale di una possibile cordata di imprenditori interessata a rilevare l’Enna Calcio, il presidente dell’Enna Calcio Salvatore Sauro esce allo scoperto, ammettendo di essere un possibile traghettatore fra la gestione Bonasera e dei possibili acquirenti. “Si è fatta sentire una cordata, ho delegato Luigi Bonasera per parlarci in quanto ero impegnato a fare altro – ha spiegato il presidente Sauro intorno alle 23 di ieri -. Siamo ben contenti che ci sia qualcuno che abbia a cuore le sorti dell’Enna Calcio, ma l’incontro è stato del tutto informale. Ci siederemo al tavolo della trattativa in un direttivo societario che ho già programmato per giovedì, per capire se ci sono o meno le condizioni per passare la mano”. Sauro svela anche qualche indiscrezioni: “Qui non si parla di vendere, non siamo in Serie A, l’Enna è un’associazione sportiva che ha dei problemi, bisogna cercare le soluzioni e soprattutto chi può risolverli – continua Sauro -. Devo dire che negli ultimi giorni anche un’altra cordata del Catanese si era fatta sentire per organizzare un incontro e capire se ci fossero le condizioni per intavolare una trattativa”.

A TELEACRAS, GIOVANNI FALSONE: “PRONTO A TORNARE NELL’ENNA, MA SOLO SE…”
“Sono pronto a tornare sulla panchina dell’Enna, sia se in Promozione, sia se in Eccellenza. Ho già dato la mia disponibilità alla cordata pronta a prendere in mano la società, con la quale ho già vissuto proprio a Enna emozioni indimenticabili”. Lo ha detto il tecnico Giovanni Falsone, lunedì sera, nel corso della trasmissione televisiva dell’emittente agrigentina Teleacras “Osservatorio Sportivo”, condotta dal giornalista Davide Sardo. Falsone, attuale tecnico della capolista Favara, che domenica scorsa ha battuto l’Enna per 1-0, ha spiegato però come abbia messo una forte riserva al suo arrivo: “solo se vengano cacciati via tutti coloro che accerchiano in società il presidente Bonasera, che sono il male incurabile dell’Enna Calcio, e tutti i giocatori che non scendendo in campo con il Marsala 1912 quindi giorni fa hanno dimostrato di non meritare di indossare la gloriosa maglia gialloverde”. Le parole di Falsone, oltre a fare luce – qualora ci fossero ancora bisogno di conferme – sull’identità degli imprenditori interessati a riprendere in mano il calcio ennese, chiudono ogni possibilità al suo arrivo della presenza in società dell’attuale direttore generale Peppino Cannarozzo.

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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-02-13, 12:21

Enna Calcio: I dirigenti si dimettono “per favorire il passaggio di società”

Si dimettono per atto dovuto tutti i dirigenti dell’Enna Calcio, compreso il presidente Salvatore Sauro, che dallo scorso mese di dicembre era subentrato al patron Luigi Bonasera, che di fatto ha continuato a dare in prima persona le garanzie ai calciatori. L’operazione di rito, compiuta nell’ambito del direttivo societario nella serata di ieri, apre le porte all’ingresso in società della nuova cordata guidata dal catanese Gianfranco Vullo e l’ennese Tony Debole, che hanno espresso la volontà di tornare da protagonisti nel calcio ennese dopo nove anni di assenza. Con una nota ufficiale, i dirigenti hanno comunicato come “rimettono il proprio mandato delle mani dell’ex presidente Luigi Bonasera, legale rappresentante della società”, che a sua volta “invita i signori Tony Debole e Gianfranco Vullo a un incontro per discutere del possibile ingresso dei nuovi dirigenti”. Adesso è atteso nelle prossime ore l’incontro definitivo che dovrebbe portare all’accordo fra le parti, quindi l’apertura di un nuovo ciclo. L’obiettivo immediato è quello di riportare serenità all’ambiente e raggiungere la salvezza in Eccellenza. Quest’ultimo punto potrebbe essere l’unico intoppo alla trattativa che sembra in fase avanzata, in quanto Vullo ieri ha ammesso come “ho esternato qualche perplessità per la classifica, mi sembra difficile che la squadra riesca a salvarsi. Se il mercato fosse stato ancora aperto sarebbe cambiato tutto. Noi abbiamo lasciato un buon ricordo a Enna in quei anni trascorsi, sia in Promozione, sia con la promozione in Eccellenza. Non vedo di buon occhio una retrocessione al nostro ritorno”. Alla stretta di mano finale, comunque, mancherebbero davvero pochi dettagli. EnnaPress continua a seguire la vicenda con aggiornamenti in tempo reale.

LA NOTA UFFICIALE DEI DIRIGENTI: “LASCIAMO PER FAVORIRE L’INGRESSO DEI NUOVI”
La società dell’Enna Calcio è di nuovo nelle mani di Luigi Bonasera, qualora se ne fosse mai allontanato davvero, ma questa volta sembra davvero per pochissimo, visto che i dirigenti guidati dal presidente Salvatore Sauro (che dal mese di dicembre ha fatto da traghettatore) si sono dimessi per favorire l’ingresso del nuovo direttivo. Ecco di seguito integralmente la nota ufficiale della società: “A seguito dell’incontro di martedì 09/12/10, con signori Tony Debole e Gianfranco Vullo, al fine di rendere possibile un esito favorevole dell’ingresso di un nuovo direttivo, tutti i dirigenti dell’Enna Calcio, compreso Salvatore Sauro, presidente incaricato di formare un nuovo direttivo, rimettono il proprio mandato nelle mani dell’ex presidente Luigi Bonasera, legale rappresentante della società. Luigi Bonasera invita i signori Tony Debole e Gianfranco Vullo a un incontro per discutere del possibile ingresso dei nuovi dirigenti”.

IL TECNICO DE MARIA: “BASTA ACCUSE, LOTTEREMO FINO ALLA FINE PER LA SALVEZZA”
Fanno ancora tanto male a un uomo di calcio “coi capelli bianchi”, come si definisce, le accuse di “venduti” gridate domenica scorsa allo stadio Gaeta nei confronti suoi e dei giocatori dai tifosi del Favara, in seguito alla mancata presentazione della formazione titolare contro il Marsala 1912 per via della protesta degli atleti contro la società, rea di non aver pagato i rimborsi spesa arretrati. “Ho fatto calcio per tanti anni e a tanti livelli, non mi era mai capitata di vivere una situazione simile. I ragazzi in quel contesto con il Marsala 1912 hanno sbagliato, ma nessuno si deve permettere di definirci “venduti” – si sfoga mister De Maria -. Ne viene fuori una moda che riserva all’Enna trattamenti irriguardosi, soprattutto in trasferta, dove si trovano campi senza alcun controllo delle forze dell’ordine e che mettono a rischio l’incolumità dei ragazzi. Noi non nascondiamo i nostri gravi problemi economici, che sono ormai noti a tutti, ma voglio capire quali sono le società che in questo momento non vivono momenti difficili. Qui stiamo lavorando tutti con duro sacrificio per tenere unito l’ambiente e lottare fino alla fine per conquistare la salvezza. E posso assicurare che di “venduto” non c’è nessuno. Vorrei ricordare inoltre che anche allo stadio Gaeta, quando sono presenti solo venti sostenitori ospiti che fanno sentire il loro calore, per noi è come giocare in trasferta. Non è facile per una squadra giovane come la nostra”. De Maria commenta pure il ritorno in organico dei fratelli Diego e Giuseppe Giaconia, che si erano allontanati quindici giorni fa a seguito di incomprensioni nello spogliatoio, proprio dopo la protesta degli atleti. “Siamo ben contenti che siano tornati fra noi, è stata un’iniziativa partita dalla stessa squadra”.

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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-02-17, 14:49

Enna Calcio: Incontro Bonasera-Vullo, quest’ultimo invocato dai tifosi

Nuovo incontro oggi fra il presidente dell’Enna Luigi Bonasera e l’imprenditore catanese Gianfranco Vullo, che la scorsa settimana si era detto interessato a prendere in mano la società. Il nuovo vertice fra Vullo, Bonasera e il direttore generale dell’Enna Peppino Cannarozzo si è tenuto all’interno della saletta di un noto bar nei pressi del quadrivio di Sant’Anna. E’ trapelato solo che gli attuali dirigenti ennesi hanno prospettato la situazione economica della società nella stagione in corso. Poi l’imprenditore catanese ha incontrato i tifosi, in un incontro informale e confidenziale con tanti amici legati da una forte stima reciproca, che va al di là del calcio. Secondo quanto ammesso dallo stesso Vullo “il passaggio di società attualmente è complicato per i problemi che la società purtroppo ha in suo seno e che sono di difficile soluzione”. Quindi un mosaico ancora incompleto e di difficile assembramento, almeno in tempi immediati. Bonasera, subito dopo l’incontro, era parso più ottimista, ammettendo: “Credo che ci siano buone possibilità che il matrimonio possa compiersi, anche se ci sono ancora dei dettagli da limare”. Vullo ha comunque invitato i tifosi a essere presenti domenica in occasione della partita in trasferta con la Sancataldese, a dimostrazione di un suo forte attaccamento alla piazza che spera nel suo ritorno.

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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-02-24, 22:14

Enna Calcio, si allenano solo in nove

E’ tornata la crisi in casa Enna Calcio. Dopo la chiusura del catanese Gianfranco Vullo circa la trattativa per riprendere in mano l’Enna Calcio, questo pomeriggio sono in nove atleti si sono presentati per sostenere l’allenamento, agli ordini di mister Guido De Maria. Si tratta dei difensori Roberto Veneroso, Michele Volpini, Stefano Dell’Arte e Cristiano Contiguglia, i centrocampisti Michele Fiaccaprile, Giuliano Nasonte, Giovanni Colombo e Danilo Farina (quest’ultimo ancora in fase di recupero da un infortunio) e l’attaccante Mimmo Crisafulli. A questi si è aggiunto un giovane allievo, il terzino Matteo Bellomo. Fra gli assenti, giustificati Emanuele Alessandro, Stefano Patelmo e Andrea Di Blasi con la rappresentativa Juniores. Intanto il centrocampista Filippo Palermo sarà squalificato nella sfida salvezza di domenica con il Campobello di Licata. “Se qualcuno vuole salvare l’Enna è il momento per farlo – dice disperato De Maria -. In queste condizioni diventa difficile chiudere la stagione”.

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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-02-27, 14:40

Chiesta cifra esagerata per l'Enna

Per Bonasera la cessione del titolo a Vullo varrebbe 100mila euro, ma ci sono già polemiche

Peggio di così non potrebbe andare per l'Enna che continua a vivere in una crisi totale che sta colpendo tutte le sue componenti, dalla società alla squadra e senza che, chi di dovere, faccia qualcosa per risolvere i problemi. Nei giorni scorsi la squadra, ma anche i tifosi, avevano chiesto una settimana di tranquillità per preparare in tutta calma la partita contro il Campobello di Licata, una richiesta che sembra non aver trovato ascoltatori se si pensa che la squadra è in subbuglio contro il comportamento della società con in testa Luigi Bonasera che sembra essere sempre più attaccato alla poltrona come se staccarsene gli venga difficile.
È così che in tanto hanno interpretato il suo comportamento di fronte all'interesse di Gianfranco Vullo a cui, per rilevare la società, è stata presentata una domanda ben oltre i cento mila euro. Bonaserà dirà che a tanto ammontano le spese, ma è ben chiaro che il patrimonio attuale della società non vale tanto se si considera lo stato di salute della squadra, ultima in classifica, ed il parco giocatori. Insieme a Vullo, però, ci sono anche i tifosi che per il bene dell'Enna Calcio sono pronti ad intervenire con fondi propri come nel caso del Club Fedelissimi Gialloverdi che si è detto pronto a traghettare l'Enna fino al termine della stagione purchè Bonasera vada via. Una canzone cantata da tanti, ma non recepita da chi di dovere. La desolazione più completa sta avvolgendo l'Enna, pochi giocatori ad allenarsi in settimana, pochissimi tifosi presenti allo stadio, proteste continue ed inviti ad uscire dalla scene non stanno bastando per dare una svolta ad una crisi eterna che fa del male all'Enna. E proprio la squadra domenica è chiamata all'ultima chance salvezza, almeno diretta, perché se contro il Campobello di Licata non si vincerà la retrocessione può essere ad un passo. Mister Guido De Maria non ci sta ad arrendersi ed ogni giorno lotta per evitare il buio, il baratro, lui che in oltre trenta anni di carriera mai ha vissuto una simile avventura surreale ed ancora oggi cerca di mettere insieme undici giocatori per scendere in campo.
Intanto adesso, pur se tra mille difficoltà, c'è da pensare al Campobello di Licata ed è contro una diretta avversaria che tutta la squadra deve onorare e difendere la propria professionalità perché battere i prossimi avversari in queste condizioni gli rende onore. I tifosi sperano e credono in loro ben consapevoli che salvare l'Eccellenza è un traguardo prezioso per il futuro.
William Savoca

Fonte: http://giornale.lasicilia.it


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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-03-09, 14:49

Enna Calcio: Società in crisi, città assente, tifosi in contestazione

Il giocattolo dell’Enna Calcio si è rotto. Da tempo, ma forse mai come in queste ore lo si era misurato con tanta franchezza. L’incontro organizzato dalla società con a capo Luigi Bonasera è stato l’emblema di una piazza calcistica in agonia, che aspetta solo di morire per poter rifiorire, si spesa, in tempi brevi. Forse l’unica soluzione a una crisi che assedia da tempo la società, quasi costretta a relegarsi alla propria poltrona, dovendo rispondere delle spese sperperate negli ultimi anni – e magari non solo per fare calcio -, che oggi sono disposte in fila in attesa di quanto promesso nel tempo. L’incontro, organizzato nella sede del Coni provinciale, ha visto la partecipazione di tre cronisti, cinque dirigenti fra i quali il direttore generale Peppino Cannarozzo, l’allenatore Guido De Maria e il massaggiatore Francesco Alvano, due tifosi abituali della tribuna coperta e il gruppo organizzato del Commandò Ultrà Enna 1999, che per l’ennesima volta ha mostrato di essere presente per trovare una soluzione ai problemi, seppur con la prerogativa di un abbandono immediato del duo Bonasera-Cannarozzo. Per il resto una sala che è rimasta vuota, dando la sensazione di un discorso che interessa ormai a pochi, forse solo convinti di rappresentare ancora qualcosa che nel tempo si è sgretolato, che oggi non c’è più. Per la verità il faccia a faccia è cominciato con oltre un’ora di ritardo a causa di un incontro preliminare a porte chiuse fra il Bonasera, Cannarozzo e due rappresentati politici alla Regione Sicilia, gli onorevoli Salvatore Termine e Paolo Colianni. Un incontro che si sarebbe consumato in pochi minuti per gli impegni istituzionali dei due politici, che però avrebbe fruttato qualche promessa per risolvere i problemi entro domenica prossima, quando l’Enna affronterà in casa il Villabate e dovrà prima versare nelle case delle Federazione Gioco Calcio le somme relative alla vertenza avanzata dal tecnico Santino Nuccio, nei confronti del quale la società ennese è ancora debitrice degli stipendi relativi alla scorsa stagione. E se nessuno lo ha detto esplicitamente nell’incontro, la somma si aggira intorno alle 14 mila euro, che oggi la società gialloverde non dispone. Nel caso di mancato pagamento, si incorrerebbe all’incasso coattivo, quindi partita perduta a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica, che taglierebbe di netto le gambe alla squadra, che lotta ancora per la salvezza nel campionato di Eccellenza. “Alcune rappresentanti che hanno voluto partecipare questo nostro momento di difficoltà ci hanno dato speranze per risolvere i problemi – ha ammesso Bonasera -. Mi auguro di sanare la situazione, il sottoscritto non si è mai tirato indietro”. Il dibattito ha visto pure momenti di nervosismo, durante il quale il dg Cannarozzo ne ha promesse apertamente a tanti, rei di dichiarare il falso in sede del dibattito, relativamente a quanto riportato dai giornali, al mancato pagamento dei rimborsi spesa per il carburante ai giocatori e perfino alcuni dettagli della trattativa che fino a qualche settimana fa aveva fatto sperare i tifosi per un passaggio di mano della società con un nuovo mandato dell’imprenditore catanese Gianfranco Vullo. Insomma, un dibattito che doveva essere costruttivo e che invece è finito per sprofondare nei soliti scontri che da tempo sono il marcio della piazza calcistica ennese. Ne è fruttata invece l’ennesima sfiducia nei confronti dell’attuale dirigenza da parte dei tifosi ultrà, che hanno abbandonato la sala dopo pochi minuti di dibattito, cui si aggiunta pure quella di alcuni sportivi che negli ultimi giorni si stavano spendendo per raccogliere fondi in favore della squadra solo ed esclusivamente per la stima nutrita nei confronti di mister Guido De Maria, una delle maggiori vittime di una stagione agonizzante. Il tecnico, dal canto proprio, ha cercato di tenere per l’ennesima volta unito l’ambiente, chiedendo una mano a tutti per centrare una salvezza in Eccellenza che è ancora possibile. Ma forse non è bastato e non basterà, alla luce di alcuni comportamenti da parte di rappresentanti della società gialloverde, uno su tutti Cannarozzo, che durante il dibattito è sembrato più deleterio che altro. Insomma, nella settimana che doveva essere di concentrazione massima, in vista del turno infrasettimanale sul campo del Bagheria, di fatto una partita da ultima spiaggia per evitare la retrocessione diretta in Promozione, e in vista della prossima partita casalinga con il Villabate, che potrebbe tenere alte le possibilità di salvezza in Eccellenza, si è cominciati nel peggiore dei modi, con un ambiente sempre più deteriorato e meno propositivo che invoca la piazza gloriosa di un tempo, ma che oggi appartiene solo a vecchi ricordi del passato.

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MessaggioTitolo: Re: Crisi in casa Enna   Crisi in casa Enna Icon_minitime2010-03-23, 19:24

Enna Calcio: Scontro società-giocatori, vergogne nel dopo-gara di Agrigento

Akragas-Enna Calcio, valevole per la terzultima giornata di Eccellenza girone A e perduta con pesante 4-0 dai gialloverdi, non si è chiusa per gli ennesi dentro il terreno di gioco al novantesimo. Nel dopo partita, all’interno dello spogliatoio così come nei parcheggi dello stadio Esseneto di Agrigento in procinto di tornare nelle proprie sedi, il clan gialloverde ha offerto uno spettacolo alquanto irriguardoso in un ambiente sportivo. Sono tornati attuali gli scontri fra società e calciatori, ma questa volta la dirigenza avrebbe addirittura deciso di mandare a casa due atleti, il centrocampista Fabio Picone e il difensore Stefano Dell’Arte. Il primo lo si era visto uscire dal campo molto nervoso al 50′, lasciando il posto a Giuseppe Giaconia, probabilmente per una dimenticanza di mister De Maria, visto che l’ammonizione rimediata nel primo tempo dal giocatore (fra i pochi a salvare la propria prestazione) gli avrebbe fatto saltare comunque la prossima partita, visto che configurava già fra i diffidati, assieme a Nasonte e Di Benedetto, che salteranno la sfida casalinga con la Gattopardo per squalifica. Proprio dopo avere lasciato il campo, prima di entrare nel tunnel che porta agli spogliatoi, Picone aveva lanciato la maglia gialloverde verso gli spalti e si saprà all’indirizzo del presidente Luigi Bonasera, che avrebbe infierito nei suoi confronti. Sul finale di partita, all’ingresso in campo di Bonasera, c’è stato il faccia a faccia con il giocatore, invitato a lasciare l’Enna, ma solo dopo la riconsegna di tutto il materiale sportivo martedì. Il duro faccia a faccia, durante il quale sarebbero volate parole di tutti i colori pure sul contestato modo di Bonasera di gestire la società che non ha ancora pagato i rimborsi spesa agli atleti, si sarebbe protratto pure fuori dallo stadio, proprio alla ripartenza degli ennesi da Agrigento per tornare a casa. Rintracciato telefonicamente, il centrocampista Fabio Picone ha detto di non sentirsela di rilasciare dichiarazioni, limitandosi a dire “ritengo concluso il mio campionato con l’Enna Calcio”. Sempre nel dopo-partita, all’interno dello spogliatoio, ancora urla da mercato, questa volta fra il direttore generale Peppino Cannarozzo e il difensore Stefano Dell’Arte, che (con le stampelle per l’infortunio alla caviglia rimediato quindici giorni fa) si era recato nello spogliatoio per stare vicino moralmente ai compagni dopo la pesante sconfitta. Qui sarebbe stato aggredito verbalmente da Cannarozzo, che gli avrebbe rivendicato una vicinanza con i tifosi ultrà (da tempo in contestazione nei confronti della società), invitandolo a rimanere a casa, viste le sue condizioni fisiche che difficilmente gli consentiranno di recuperare prima di fine stagione. Sulle decisioni societarie, ancora questa volta però, starebbe cercando di mediare mister Guido De Maria, che sembra sempre più “vittima” di un ambiente spaccato e deconcentrato dall’obiettivo di salvezza che è ancora possibile alla luce di una classifica e un calendario che offrono ancora spiragli per le speranze ennesi di rimanere in Eccellenza. Lo stesso Dell’Arte spiega come “non vado via per il mister, i miei compagni e i miei carissimi tifosi, e sottolineo carissimi, visto che mi dimostrano ogni giorno il loro affetto”. E proprio per il clima di tensione creatosi in casa Enna Calcio nelle ultime ore, De Maria avrebbe deciso di concedere ai suoi qualche giorno di riposo nell’intento di ritrovare un minimo di serenità, fissando la ripresa degli allenamenti per giovedì e venerdì, in vista della ripresa del campionato in programma l’11 aprile, dopo la pausa per le festività pasquali, prima della quale Cannarozzo aveva promesso qualche settimana fa di poter dare agli atleti qualche risposta concreta sotto il profilo economico.

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