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 La storia del Commando Neuropatico.

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Foddri Libero
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MessaggioTitolo: La storia del Commando Neuropatico.   La storia del Commando Neuropatico. Icon_minitime2008-01-05, 19:57

Lo striscione del Commando Neuropatico venne fatto nel 1995, anche se già nel 1994 questo nome circolava nel gradinata del Mazzola, il nome venne inventato da quello che era stato uno delle menti dei Wasteds, tale Rosario Caramanna, era la persona dalla cui mente nascevano, cori striscioni e coreografie, gli piacque la definizione che trovò sul vocabolario e che bene si accostava al soprannome che avevano i Sancataldesi cioè, i Pazzi, 22, Foddri……
In quel periodo si avevano tanti striscioni e lo scopo dello striscione era quello di colorare la gradinata, di coprire le ringhiere, in trasferta a volte si portava uno striscione, a volte un altro a volte nessuno ed a volte non si andava proprio.
Nell’estate del 1998, vennero ripuliti dei vecchi magazzini del Mazzola dove erano riposti anche gli striscioni, alcuni di questi erano quasi ammuffiti e fradici, dopo una allagamento che c’era stato nello scantinato, tra i quali anche quello del Commando Neuropatico che venne accatastato, fuori tra un cumulo di cose da buttare.
Lo striscione venne salvato prima che arrivasse il camion, da Denis Amico che dopo averlo ripulito, lo porto con se in Campania, dove il ragazzo studiava.
Nel 1998/99 la lega si inventò un girone di fuoco 9 squadre Siciliane e 9 Campane.
Commando Neuropatico fu presente in tutte e nove le trasferte campane
(Palma Campania, Pomigliano d’Arco contro il Santa Anastasia, Pozzuoli, Ercolano contro il Sorrento, Eboli, San Giuseppe Vesuviano contro il Terzigno, Casoria contro l’Internapoli, Pomigliano d’Arco contro il Somma Vesuviana, Caserta), e spesso dietro gli oltre 30 metri di stoffa e vernice, c’era un solo tifoso, Denis, che in quegli anni balzò alle cronache sia locali, Giornale di Sicilia, La Sicilia e Il Mattino, che nazionali, Tuttosport che furono colpiti da questa presenza assidua di un solo tifoso e gli dedicarono alcuni articoli. La Sancataldese in quelle nove trasferte collezionerà
8 sconfitte ed un pareggio contro il Terzigno, in cui il portiere sancataldese prenderà in pagella 10 ( Il Mattino ).
L’anno dopo la lega capì che non era il caso di mettere 9 Campane e 9 Siciliane insieme, a San Cataldo chiedevano che lo striscione ritornasse giù, ma non ci fu verso, in quanto avrebbe seriamente rischiato di finire nuovamente tra la spazzatura, le richieste diventarono sempre più insistenti, ma una volta per tutte venne chiarito che “C.N.” sarebbe ritornato solo quando ci sarebbe stato qualcuno in grado quanto meno di conservarlo. Lo striscione comunque girò sia prima che dopo quel periodo in amichevoli, partite di coppa e qualcuna di campionato: (Gela in notturna, Sciacca, Agrigento, Campobello di Licata, Battipaglia, Potenza, Eboli stadio Dirceu, Lauria, Castrovillari, Pagani, Caltanissetta…..).
Si arriva alla stagione 2001/2002 nonostante la situazione della Sancataldese e’ sempre deficitaria, si avverte un nuovo fermento e la voglia di creare un gruppo organizzato come era stato ai tempi i Wasteds….in quella stagione lo striscione fu a Favara, con 2 persone dietro, Castrovillari e Battipaglia 1 persona, Eboli 2 persone, Pagani 4 persone, Cefalù in campo neutro contro il Milazzo 4 persone dietro e qui c’e’ da aprire una parentesi; nei primissimi anni di serie D, ai tifosi del Milazzo presenti a San Cataldo venne impedito di appendere lo striscione, a fine partita alcuni di loro furono rincorsi, picchiati e gli fu sottratto uno zainetto con un piccolo striscione……da allora i Sancataldesi non andarono mai a Milazzo, al contrario i milazzesi continuarono ad onorare sempre la trasferta, noi eravamo tifosi, loro Ultras cioè 100 volte superiori a noi per quanto riguarda la coerenza, l’orgoglio e la mentalità Ultras.
Quando ci viderò a Cefalù impazzirono, ci vennero incontro ma non superarono l’ultimo cancelletto che li separava da noi, facilmente scavalcabile, noi non scappammo restammo lì davanti a quel cancello pronti a prenderle di santa ragione, tra le loro invettive quella più ricorrente era legata al fatto che non fossimo mai andati a Milazzo…..si decise che il gruppo l’anno seguente sarebbe nato solo se fossimo stati in grado di onorare al ritorno la trasferta di Milazzo e così nel Gennaio 2002 partimmo in 10 di cui uno direttamente dalla Campania, che trasferta !!! Arrivammo a corteo dopo aver percorso oltre un Km scortati da un poliziotto donna (una sticchiona) ed un collega che ci seguiva in auto, ma nei pressi dello stadio ci mandarono indietro a prendere le macchine che ci fecero entrare dentro lo stadio.
I locali provarono a raggiungerci, ma furono bloccati dalla polizia, da parte nostra nessuna reazione abbiamo appeso lo striscione e cantato per tutta la partita, oggi era necessario fare questo………Da segnalare sempre quell’anno nel Marzo2002 i violenti scontri contro i Lametini a Caltanissetta, lo striscione del Commando non era presente, loro si giocavano la promozione in C2, erano circa 30/40 a fine partita scoppiarono violenti corpo a corpo dove i Sancataldesi nonostante in pochi si difesero bene e nonostante i calabresi fossero armati di bastoni, torce e catene….
Sempre nel 2001/2002 si giro’ più del solito ed anche quando mancava lo striscione del Commando….si ando’ a Ragusa, Belpasso, Lamezia, a Enna contro la Gattopardo in circa 2/300.
In Sicilia furono fatte tutte le trasferte tranne Vittoria…fuori furono saltate Acri, Locri, Rossano e Corigliano.
Lo striscione tornerà per l’ultima partita in serie D della Sancataldese, lo spareggio perso ai rigori contro il Corigliano Calabro a Messina.


Ultima modifica di Foddri Libero il 2008-04-06, 14:52 - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Commando Neuropatico parte seconda.   La storia del Commando Neuropatico. Icon_minitime2008-01-08, 21:13

Da quel momento in poi le cose cambieranno radicalmente, non saremmo stati più i tifosi della Sancataldese, ma gli Ultras di San Cataldo.
Al centro di tutto non ci sarà più la Sancataldese, che comunque resterà sempre ai primi posti nelle nostre attenzioni, ma qualcosa di più importante la città di San Cataldo……..la presenza doveva essere garantita, ovunque comunque e contro chiunque, a prescindere dai risultati, fu molto dura, ma ci riuscimmo……..nessun coro razzista venne piu’ intonato, nessuna offesa gratuita verso gli avversari….si discusse inizialmente se fare un gruppo con un nome nuovo, se riprendere il vecchio nome di cui ognuno si sentiva di far parte WASTEDS, o se utilizzare COMMANDO NEUROPATICO, la decisione fu presa a larga maggioranza.
Si comincio’ subito con due derby di coppa, che sicuramente aiutarono ad avvicinare qualcuno….tappe fondamentali che testarono il gruppo, furono la trasferta a Licata in 20 in treno senza scorta, arrivammo a Licata un ora e mezza prima della partita. Altra tappa fondamentale fu il trasferimento dalla gradinata alla curva tra mille difficoltà e polemiche, ma superammo anche questa, la cosa che non dimenticheremo mai sicuramente la nostra esperienza da dirigenti Ultras, il salvataggio del titolo, il ripescaggio…….ci offrirono 20 mila euro per rinunciare al ripescaggio e riprendere dalla promozione, ma noi volevamo l’eccellenza anche a costo di fare zero punti, in quanto la stagione ultras si presentava alquanto avvincente.
Tutta la nostra storia Ultras dal 2002/03 e’ riassunta partita per partita sul nostro sito,
www.commandoneuropatico.too.it
In questi ultimi 6 anni circa abbiamo disputato 100 trasferte consecutive, sempre presenti in più di 50 città diverse, nonostante campionati sempre deficitari retrocessioni, assenza di vittorie in trasferta per quasi 4 anni consecutivi, penso sia un record nazionale, abbiamo percorso migliaia di km, stampato tantissimo materiale, fatto coreografie e striscioni, tutto autofinanziandoci, in tutte le situazioni che ci sono capitate ne siamo sempre usciti a testa alta, sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario……a volte per eccesso di passionalità abbiamo sbagliato ed abbiamo pagato con diffide e denunce etc. etc., ma altre volte abbiamo pagato più del dovuto ed a volte senza aver commesso niente.
Pensiamo che la cosa piu’ importante nel nostro “gioco” Ultras, sia cercare di non perdere mai, la dignità e la coerenza, abbiamo affrontato avversari e situazioni senza perdere mai di vista queste due parole, la cosa più bella e’ esser riusciti a creare un gruppo di amici, una maniata di barbari, tutti diversi gli uni dagli altri, per cultura, carattere, stato sociale, ideologia politica, e chi più ne più ne metta….gente che se non fosse stato per Commando Neuropatico, forse non si sarebbe neanche mai, conosciuta, pur essendo della stessa Città; ed invece innumerevoli sono le mangiate, le uscite, le vacanze, i concerti le feste fatte insieme…..
sempre in stile CATALLO (ALLA CATALLA).
Un anno in vacanza siamo andati in 53, esperienza irripetibile, siamo diventati un punto di riferimento nella nostra città, abbastanza attivi anche nel sociale……
Abbiamo anche mostrato un certo interesse per le problematiche che riguardano gli Ultras, abbiamo fatto striscioni a riguardo, volantinaggi abbiamo partecipato a raduni e manifestazioni e abbiamo organizzato anche un incontro a San Cataldo.
Grazie al mondo Ultras abbiamo stretto bellissime amicizie con ragazzi di altre città che sicuramente alcuni di noi conserveranno per sempre.
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