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| | NOTIZIE ULTRAS | |
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Autore | Messaggio |
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Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Tensione a Sofia, risse e ultras azzurri che inneggiano al D 2008-10-13, 13:30 | |
| 12/10/2008 - di IL SOLE24ore ; Fonte: http://www.ilsole24ore.com Tensione a Sofia attorno a Bulgaria-Italia, finita da pochi minuti sullo 0 a 0. Allo stadio Levski i tifosi bulgari hanno fischiato l'inno di Mameli e il motivo scatenante è presto detto. Prima una rissa appena sfiorata in un bar del centro, poi il tentativo di scontro con i tifosi locali all'interno dello stadio frenato dall'ingresso delle forze di polizia bulgare in assetto antisommossa. Il tutto tra canti del ventennio fascista e un corteo nelle strade che conducono al Levski scandito da cori "Duce Duce". E soprattutto lo stupore dei bulgari, che avevano accolto con calore la nazionale campione del mondo.
Il gruppo di oltre cento tifosi organizzati al seguito della nazionale è parte dello stesso che segue gli azzurri da due anni, ovvero da dopo la fine del Mondiale. Il Viminale li conosce bene, si tratta di ultras della destra provenienti da diverse città, specie del nord-est. Questa volta si sono aggiunti anche tifosi provenienti da Napoli.
A provocare le tensioni della giornata sono stati anche il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente collocata a destra, e il confronto con i rivali del Cska, tifoseria di sinistra. Sarebbe questo, secondo alcuni testimoni, il motivo che ha fatto scattare la rissa all'interno del bar del centro di Sofia: italiani e sostenitori del Levski contro ultras del Cska. Rapido l'intervento della polizia locale, così si è evitato il peggio: nessun ferito e nessun fermo.
Poi, gli ultras azzurri sono andati allo stadio a piedi, scortati da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso per le strade di Sofia è stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un colpo di pistola di un agente di polizia italiano, e soprattuto di "Faccetta Nera", "Duce Duce" e altri cori fascisti.
All'arrivo allo stadio, l'ingresso nel settore loro riservato e subito il tentativo d'assalto agli spettatori bulgari. Un gruppo di italiani ha percorso tutti i gradoni cinghie dei pantaloni in mano, è arrivato fino alla cancellata che delimita il settore e ha cominciato a menar fendenti e a tirare oggetti dall'altra parte.
La tensione è stata molto alta per alcuni secondi, prima che una trentina di poliziotti con caschi, corpetti e manganelli entrasse e riportasse con calma indietro i sostenitori italiani. Uno striscione degli italiani sarebbe stato sottratto dai bulgari, di certo quando la calma è stata ristabilita gli Ultras Italia hanno tolto i loro tricolori con i nomi di diverse città di provenienza, alcuni in caratteri celtici.
La Federcalcio ha poi precisato di aver venduto 144 biglietti a tifosi italiani per quel settore, dopo aver girato al ministero dell'Interno nomi e dati anagrafici dei titolari della richiesta e dopo averne ricevuto indietro il nulla osta. Da quel momento, gli Ultras Italia sono passati sotto il controllo della polizia locale. Domenico Mazzilli, responsabile della sicurezza della nazionale azzurra, e Roberto Massucci, suo vice, hanno offerto il loro supporo alla polizia bulgara | |
| | | ajace 22 LIVIDDRUNI
Numero di messaggi : 5 Età : 45 Località : san cataldo Data d'iscrizione : 03.01.08
| Titolo: Re: NOTIZIE ULTRAS 2008-10-13, 18:27 | |
| io continuo ad essere più convinto che l'italia è una merda......... ma perchè non fanno una nazionale siciliana? almeno cosi andando in giro nel mondo potrei essere finalmente fiero di ciò che sono w la sicilia | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: x ajace 22 2008-10-14, 14:53 | |
| Ajace 22 purtroppo viviamo in un Paese dove troppe cose non vanno anche se ovunque c'è un pò di schifo..... Questo non vuol dire che si ci deve rassegnare della situazione di questa società anche se tante cose sono imposte e difficilmente si possono cambiare. Una di queste è la politica e tutto il suo sistema è corrotto. Per questo ho sempre lottato affinchè essa stia lontana dalla realtà ultras che ha dei valori sani almeno nel nostro contesto. FUORI LA POLITICA DAGLI STADI! | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Arrestato quarto ultra' Siracusa dopo aggressione 2008-10-14, 15:19 | |
| Arrestato quarto ultra' Siracusa dopo aggressione 14/10/2008 - di ANSA .it; Fonte: www.ansa.it La polizia ha arrestato un quarto ultras del Siracusa, AI 21 anni, accusato di avere partecipato all'aggressione del diciottenne IB picchiato il 17 settembre scorso a Modica dopo l' incontro di calcio Modica-Siracusa valido per il campionato di serie D.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, AI, già colpito da Daspo, sarebbe uscito da una seconda autovettura che seguiva quella a bordo della quale c'erano i tre aggressori arrestati subito dopo e avrebbe colpito con pugni, calci un bastone e una cintura metallica IB, che passava per caso e che non aveva nemmeno assistito alla partita.
Intanto i tre arrestati nell'immediatezza del fatto hanno lasciato il carcere avendo ottenuto la detenzione ai domiciliari. | |
| | | ajace 22 LIVIDDRUNI
Numero di messaggi : 5 Età : 45 Località : san cataldo Data d'iscrizione : 03.01.08
| Titolo: Re: NOTIZIE ULTRAS 2008-10-14, 17:55 | |
| totò22 sono pienamente d'accordo con te fuori la politica dagli stadi | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Tutto per una maglia del Palermo..... 2008-10-15, 14:33 | |
| Daspo per 4 delle tifoserie organizzate Palermo e 3 Inter 14/10/2008 - di Virgilio Alice; Fonte: notizie.alice.it La Digos di Torino ha identificato e deferito alla competente autorità giudiziaria quattro tifosi del Palermo e tre dell'Inter appartenenti "alle frange più facinorose delle tifoserie" e resisi responsabili "di condotte antigiuridiche in occasione delle gare" che le rispettive squadre hanno giocato a Torino lo scorso mese. A carico di tutti i tifosi sono state avviate le procedure per il Daspo, il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni Sportive.
Durante l'incontro calcistico Juventus-Palermo del 5 ottobre agenti della Questura hanno denunciato, in stato di libertà, 4 appartenenti alla tifoseria organizzata del Palermo: al termine della gara, all'interno del settore occupato dalla tifoseria palermitana, si erano verificati dei tafferugli, originati dal tentativo di appropriarsi delle magliette che i calciatori del Palermo avevano poco prima lanciato dal terreno di gioco all'indirizzo dei loro sostenitori. Un giovane tifoso del Palermo, residente nella provincia di Asti, era rimasto vittima di una aggressione ad opera di alcuni tifosi ultrà del Palermo, che, dopo averlo percosso, gli avevano sottratto la maglietta di cui si era impossessato. Successive indagini hanno poi accertato il coinvolgimento diretto negli eventi di altri 5 aderenti alla tifoseria organizzata del Palermo, tutti tra i 20 e i 33 anni, che sono stati deferiti alla autorità giudiziaria con l'accusa di concorso in rapina aggravata. | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Bulgaria-Italia 2008-10-16, 14:33 | |
| Bulgaria-Italia, parla l'ultrà degli scontri: ''Nessun coro per il Duce, cantavamo l'inno nazionale'' 16/10/2008 - di Adnkronos Ign; Fonte: www.adnkronos.com “In quei momenti c’è adrenalina, non pensi a quello che fai, ti senti invincibile nella rissa”. Lo dice in un’intervista a 'La Vita in diretta' su Raiuno AP, il 29enne di Lucca fermato a Sofia dalle autorità bulgare accusato di aver preso parte agli scontri avvenuti tra tifosi prima della partita tra l’Italia e la Bulgaria. AP sminuisce la ricostruzione fatta dalla polizia, ammette la rissa con i tifosi del Csk, ma nega che mentre il gruppo di supporter italiani raggiungeva lo stadio della capitale sono stati cantati cori in onore del Duce: “E’ una cosa montata, noi abbiamo cantato l’inno nazionale”. Anzi, spiega, sono i tifosi della Bulgaria che hanno “fischiato durante il nostro inno, che non si riusciva a sentire”.
E sulla bandiera bruciata e i saluti romani immortalati dalla immagini trasmesse in televisione, AP controbatte: “Non era una bandiera bulgara, ma la bandiera di una squadra di calcio Uno dovrebbe essere lì per capire. E il saluto romano è vero, l’ho fatto. Ma era un momento particolare, sono gesti di risposta al tifo avversario”. Il trattamento avuto dalle forze dell’ordine di Sofia per l’ex capo degli ultras ‘Bulldog’ di Lucca, “è stato corretto. Anche se là non avevano le celle di sicurezza e ci hanno tenuti ammanettati a una sbarra di ferro per dieci, quindici ore. Ma ci hanno portato da mangiare e da bere”. | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Gli scontri di Sofia erano stati preparati online 2008-10-17, 14:36 | |
| Gli scontri di Sofia erano stati preparati online 14/10/2008 - di Panorama Blog; Fonte: blog.panorama.it Gli “Ultras Italia” sono ben noti ai nostri investigatori. Il loro orientamento è di estrema destra e la maggior parte di loro proviene dal Nord Est, da Verona a Padova, da Trieste a Udine, dalla Puglia, dalla Campania e dal Lazio. È facile trovarli su Internet. Su Youtube sono decine i filmati che riprendono l’inno di Mameli cantato a squarciagola da ragazzi con il braccio teso.
Altri video immortalano i tour degli Ultras Italia e l’esposizione delle loro “pezze” tricolori (con sopra il nome della città di provenienza scritta in stile fascista o gotico), come quello dei ragazzi di Agri al seguito degli Azzurri già dalla trasferta di Stoccarda del 2003. Anche se il merchandising è ancora agli albori, su alcuni siti si può acquistare il kit dell’ultrà azzurro: dai video con gli scontri ai libri, dalle felpe alle cinture, tutte con tricolori, aquile e celtiche in bella mostra.
Per capire di cosa si tratti basta dare un’occhiata a una vetrina online, (gestita da vecchi militanti della curva dell’Hellas Verona e del neofascismo scaligero). Gli Ultras Italia hanno anche forum e community, in cui si scambiano informazioni. Su uno di questi (vivereultras.forumcommunity.net, il cui motto è “i colori ci dividono, la mentalità ci unisce”) Panorama.it ha scoperto come questi violenti abbiano preparato la trasferta di Sofia, con l’obiettivo di andare a caccia di scontri. Nel forum “Nazionale e seguito azzurro” ci sono 170 post sull’argomento. Il 16 giugno “zio Pietro” informa gli amici che “da oggi sono prenotabili sul sito www.wizzair.com i voli per Sofia, dove quasi sicuramente si svolgerà la partita”. “Zio Pietro” svela anche il motivo di un interesse così anticipato: “Penso che sia la trasferta più tosta a livello ambientale del girone di qualificazione mondiale e visti i prezzi abbordabili ci potrebbe essere un buon seguito”. Insomma vale la pena di andare perché il clima sarà bollente e i costi modesti. Il veneto “Panoramix” (un soprannome molto celtico accompagnato dal logo del Leone di San Marco) è dello stesso parere: “Concordo con zio Pietro, anche a me sembra la trasferta più interessante… speriamo di far su un po’ di gente!”. Alla fine saranno 144. Ma il gruppo si forma con qualche contrattempo. “Terrorista” di Tivoli (sotto il suo nome una foto di un ultrà fermato da poliziotti inglesi e il motto: “Sempre le stesse facce, sempre la stessa gente, sempre la stessa strada …Per ogni maledetta domenica”) è uno dei più attivi nell’organizzazione. Il 18 giugno il pugliese “Barium” fa un appello: “Cerchiamo di essere compatti in quelle terre”. “Contro le spie” chiosa: “Terre di guerra quelle bulgare…”. C’è chi cita Braveheart e chi dà i prezzi degli aerei. “Utinum et patria” fa sapere che da Udine sono già pronti in quattro. Gli ultrà preparano le valigie anche in molte altre città, da Siena ai Castelli romani, da Fidene a Latina. Il 23 luglio “Terrorista” scalda l’ambiente: “Ok a 2 mesi dall’evento possiamo fare le presentazioni!!!”. Al suo messaggio ha allegato un video di Youtube con immagini di scontri degli hooligans del Cska, tifoseria bulgara di sinistra. Il 24 luglio l’utente «Banda Venezia Giulia» pregusta: “D.. cane che botte…”. “Terrorista” sogghigna: “Tranquilli eh?!”. “Casualgenova” nota: “La polizia sembra farsi i ca..i propri….”. “Terrorista” precisa: “Sembra?!!!… si fanno i caxxi propri…”. “Ribelle di provincia”, viste le immagini, è “tentatissimo”. Un collega di curva lo zittisce: “Paga e tasi”. Occhi indiscreti potrebbero leggere.
Nel sito si inneggia a caduti e prigionieri (incarcerati dalle forze dell’ordine). “Do prdele” è perplesso: “Scusate, toglietemi un dubbio, tutto questo confermarsi la presenza, l’acquisto dei biglietti, in un sito iper controllato (dalle Digos, ndr), viene fatto consapevolmente?”. Inizia un dibattito sul tema e uno dei membri manda un post: “Tacete anche le mura hanno orecchie”. Inizia la conta definitiva delle presenze. Verso la fine di settembre gli Ultras Italia vanno in fibrillazione e iniziano a preoccuparsi per i biglietti. Qualcuno ipotizza che potrebbero venderli ai botteghini “come a Cipro”. “Nucleo 98″ non è d’accordo, visto il rischio incidenti: “Cipro e Bulgaria non mi sento di metterle sullo stesso piano a livello ‘ambientale’…”.
L’1 ottobre “Panoramix” inserisce il link del sito della Federcalcio che ha messo in vendita i biglietti. Nel gruppo la sorpresa è grande: costano meno di 4 euro. Sorge il problema delle diffide: “‘fanculo, tanto a noi non ce li danno. Come per gli Europei tutti senza, lo compriamo là e andiamo in gradinata….” fa sapere “CasualTrieste”. Iniziano i pagamenti via bonifico. Il 7 ottobre Frodo lancia l’allarme: “Attenzione, stanno rigettando le richieste biglietti con dentro persone che in passato hanno subito il daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive, ndr), esattamente come agli Europei!!!”. “Nucleo 98″ risponde: “Allora stiamo a posto…noi su 7 siamo 4 ex daspati!”. Da Udine informano: “Anche noi stesso problema… biglietti, ma non per tutti… arrivate le mail in cui c’è parere negativo da parte del ministero degli Interni…”. Maxnkud si sfoga: “Che schifo colpito uno dei nostri !! Per adesso !! Aspettiamo e vediamo che succede!!!”.
Ma forse c’è un escamotage che dà speranza a tutti: “Ragazzi attualmente in Bulgaria sono andati allo stadio per acquistare i tickets e hanno trovato un cartello con scritto che la vendita agli italiani si aprirà il giorno della partita alle 19,30, al prezzo di 8 latv (4 euro)” e aggiorna un’altra buona notizia: “Ragazzi come al solito non ci stanno capendo un caxxo: stanno dando l’ok ad attuali daspati e il no a ex diffidati… Cmq se vi servono biglietti contattatemi in messaggio privato!!”. Il 9, “Castefranco veneto” si offre di aiutare i colleghi in difficoltà: “Se a qualcuno manca il biglietto ci sentiamo in hotel e ne parliamo”. Probabilmente ha una buona scorta di tagliandi. Si parte per la guerra. L’11 ottobre “Ale Ud” mette sul sito la notizia degli incidenti. “Maxnkud” è in contatto con chi partecipa agli scontri: “Li ho sentiti e l’aria non è proprio delle migliori !! Poi c’è qualcos’altro, ma aspettiamo che finisca la partita, va’!!”.
Che cosa sia quel “qualcos’altro” non è dato sapere. Sul sito c’è soddisfazione: “Onore agli Ultras Italia”; “Tanto di cappello a chi c’era”; “Grandi ragazzi”. Alle 15 e 23 di domenica 12 ottobre, “Maxnonmollo” avverte: “Ragazzi già se ne parla troppo in tele e sui giornali, chiudo per un po’”. Il forum abbassa la serranda, mentre un’altra si alza per preparare la partita di mercoledì prossimo a Lecce, con il Montenegro. | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: Incontro sui traghetti 2008-10-27, 15:17 | |
| Piccola scaramuccia tra tifosi del Siracusa e del Cosenza 27/10/2008 - di Melito Online; Fonte: www2.melitoonline.it Un centinaio di tifosi del Cosenza e del Siracusa, si sono fronteggiati per alcuni minuti agli imbarcaderi privati intorno alle ore 9,30. Solo il tempestivo intervento degli agenti della “Volante” del locale Commissariato ha evitato che i due gruppi entrassero in contatto diretto. I tifosi aretusei, scesi dal un traghetto hanno notato la presenza dei cosentini in attesa di imbarcarsi. A questo punto, i siciliani hanno lanciato delle pietre contro i calabresi.
La sassaiola è stata interrotta grazie all’intervento del personale della Polstato in servizio di ordine pubblico che con grande professionalità hanno riportato la calma. Le due tifoserie hanno quindi proseguito tranquillamente verso le località che ospitano le trasferte delle loro squadre. | |
| | | Totò22 MODERATOR
Numero di messaggi : 4281 Località : San Cataldo Data d'iscrizione : 29.12.07
| Titolo: LA DIFFIDA? incostrituzionale! Gli ultras? Perseguitati! 2008-10-29, 14:28 | |
| LA DIFFIDA? incostrituzionale! Gli ultras? Perseguitati! 28/10/2008 - di osservatore ; Fonte: settimanale siciliano Centonove Il giornalista Pietro Scaglione e Carlo Balestri denunciano gli abusi contro gli ultras.
Tutti invocano il cosiddetto “Daspo”, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, comminato dalle Questure, senza un effettivo controllo giurisdizionale del Giudice per le Indagini Preliminari e quindi senza adeguate garanzie difensive per gli ultras. Ma, grazie ad una recente inchiesta del settimanale L’Espresso, si scopre che circa il 60% dei tifosi diffidati non ha commesso alcun reato. Dopo la prima giornata di campionato, in seguito ai noti fatti di Roma – Napoli, il Governo di centro-destra ha orientato l’agenda politica nel senso di una lotta senza quartiere contro il movimento ultrà. Sul momento delicato per il calcio italiano e per le tifoserie, abbiamo intervistato il professore Carlo Balestri, presidente di Progetto Ultrà, un’associazione nata al fine di tutelare i diritti dei tifosi e per prevenire la violenza negli stadi.
Che idea si è fatta a proposito della continua esasperazione mediatica degli episodi negativi commessi dai tifosi?Quasi nessuno, invece, racconta le lodevoli iniziative di volontariato organizzate dagli ultras….
"La direzione intrapresa dalla stampa è proprio quella di enfatizzare gli episodi violenti che scatenano un morboso sadismo nel lettore che identifica ormai questi gruppi come il folk devil (demonio popolare) da esorcizzare, e di considerare molto più noiosa e meno appetibile la valorizzazione di iniziative di stampo associativo/volontaristico".
Molti giuristi denunciano l’incostituzionalità dello strumento della diffida (per violazione del diritto di difesa) e criticano altre norme contro la violenza. Che ne pensa?
"Penso che in Italia si abusi dello strumento della diffida preventiva che altro non dovrebbe essere che uno strumento amministrativo di carattere preventivo affinché chi avesse commesso un reato non sia messo nelle condizioni di ricommetterlo. Attualmente, nel nostro paese, sono in vigore più di 4.000 diffide. Il problema vero è che, fino a che non vi sia un processo o almeno un formale dibattimento, non si sa se questi quattromila diffidati abbiano o meno commesso reato. In questi termini, l’istituto della diffida in Italia è uno strumento arbitrario e fortemente discutibile, così come è discutibile la norma (valida solo per le vicende da stadio) dell’arresto in flagranza differita fino a 36 ore dopo che si è commesso un determinato reato. Un ultimo provvedimento molto contestato è anche la direttiva dell’Osservatorio sulle Manifestazioni agonistiche del marzo 2007 che ha proibito l’introduzione, negli stadi, dei tipici strumenti di tifo (striscioni, tamburi, megafoni), limitando di molto, in quei luoghi, la libertà di espressione, oltre che il colore e la passione".
E come giudica il frequente ricorso al divieto delle trasferte di massa? Non potrebbe configurare una violazione della libertà di movimento?
"Non so se si possa configurare come un reato contro la libertà di movimento (mi piacerebbe in questo caso mettere i panni del legislatore); ma, sicuramente, è, nei fatti, il fallimento di anni di politica repressiva e di pugno di ferro. Il problema è che ancora non si rendono conto di aver sbagliato tutto e, dopo quattro leggi speciali nel giro di otto anni, l’unico modo in cui credono di poter risolvere il problema della violenza è quello di far giocare a porte chiuse, trasformando un evento dal vivo e di massa in una semplice trasmissione televisiva".
Persino Striscia la Notizia e’ intervenuta in difesa degli striscioni degli ultras e del materiale per le coreografie…
"Infatti, non tutto il male viene per nuocere: con Militello e “Striscia lo striscione” i tifosi hanno trovato, in una delle trasmissioni di punta del panorama televisivo italiano, un inaspettato alleato. Purtroppo, fino ad oggi, anche le sue denunce non hanno sortito effetti in chi decide le politiche di intervento negli stadi".
Quali sono le controproposte del Progetto Ultrà?
"Allontanarsi dalla logica della criminalizzazione del mondo dei tifosi; uscire dal tunnel della contrapposizione tra i tifosi e le istituzioni; aprire spazi di dialogo e di confronto tra le istituzioni, i tifosi e la società; costruire stadi aperti e a misura di tifoso, non più militarizzati; non considerare il problema della violenza solo come problema di ordine pubblico; favorire politiche e interventi di carattere sociale negli stadi".
Può parlarci delle iniziative da voi organizzate, come ad esempio, i Mondiali Antirazzisti?
"Il Progetto Ultrà - nato nel 1995 all’ interno della UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) - si pone gli obiettivi di difendere la cultura popolare del tifo e di limitare i comportamenti violenti ed intolleranti attraverso un lavoro sociale portato avanti assieme agli stessi tifosi. Oltre a molteplici iniziative - incontri nelle scuole, mostre, pubblicazione di riviste per i tifosi, organizzazione di incontri, riunioni con gruppi ultras, lavoro di mediazione con istituzioni etc - da dodici anni organizziamo i Mondiali Antirazzisti. Un evento che vede la partecipazione di gruppi di tifosi provenienti da tutta Italia e da tutta Europa, insieme a minoranze etniche e ad associazioni antirazziste. Una festa di educazione alla multiculturalità che, da due anni, si è spostata a Casalecchio, alla porte di Bologna, tra tornei di calcio (204 squadre), basket, cricket, pallavolo e rugby, incontri dibattito e concerti". | |
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